Mezza montagna al buio e al freddo sotto la neve. Superati i problemi della viabilità di domenica causati dagli abbondanti accumuli (fino a mezzo metro nei paesi del crinale) con la Statale 63 e le strade sgomberate e pulite, l’emergenza vera resta il blackout a macchia di leopardo in tutto l’Appennino. A mezzogiorno di ieri erano 4.150 le utenze senza energia elettrica. Dall’aggiornamento fornito da Enel, alle 17 di ieri erano state ripristinate mille utenze. In serata erano ancora tremila quelle senza servizio.
"Entro le 22 o comunque per la nottata o la prima mattinata di domani (oggi, ndrð 0522803500. Costante anche il contatto coi sindaci: ieri alle 15,30 si è tenuto un summit per approntare gli interventi.
Ma i disagi sono enormi. I Comuni più colpiti sono Baiso, Canossa, Carpineti, Casina, Castelnovo Monti, San Polo, Vezzano e Viano. Gravi soprattutto per chi non ha generatori alternativi e si alimentano solo con l’elettricità o stufe a pellet collegate alla corrente per scaldarsi. A pagare il prezzo più alto disabili e allettati che non possono essere alzati tramite i sollevatori. Problemi anche per aziende e uffici che stanno facendo i conti con l’assenza di rete telefonica e internet.
A Villa Minozzo nella notte di ieri è stata gestita una criticità per la caduta a filo strada di un cavo elettrico sulla Sp9. Alle 4,30 è stata disposta la riapertura grazie all’intervento dei tecnici e del sindaco Elio Ivo Sassi.
Nella morsa ci sono in particolare le frazioni e le piccole borgate isolate. A Casina è stato aperto il Coc (centro operativo comunale) e la protezione civile è andata di casa in casa soprattutto a Paullo, Ciolla e al Bocco dove sono ormai da 24 ore senza corrente. Mentre a San Polo, nelle frazioni di Grassano, Vetto e Le Pietre, il municipio grazie alla collaborazione della pro loco ha offerto la possibilità di installare il proprio generatore di corrente alla sala polivalente di Grassano, con la croce rossa a distribuire farmaci. E di fare docce calde negli spogliatoi della palestra delle scuole medie dove sono state allestite anche brandine per passare la notte. Anche a Baiso e Viano (in particolare per le frazioni ‘alte’ come Regnano e San Giovanni di Querciola) attivati centri d’accoglienza. Mentre a Toano, la criticità maggiore è nella frazione di Roncaciso dove cinque famiglie sono al buio da domenica.
Riguardo alle scuole, rimaste chiuse ieri in cinque Comuni, a Viano riaprono oggi quelle in paese, ma restano chiuse a San Giovanni e Regnano. A Carpineti riaperte tranne a Valestra che è ancora al buio. A Baiso riaprono così come a Toano. Mentre a Casina lezioni regolari all’asilo parrocchiale e alle elementari. Mentre le medie torneranno come in epoca Covid con la Dad, la didattica a distanza. Mentre restano chiuse nella frazione di Paullo. Polemiche a Castelnovo Monti coi cittadini e le opposizioni che hanno criticato l’Amministrazione per aver mantenuto le scuole aperte, rimbrottati dal sindaco Emanuele Ferrari. "Con qualche rammarico abbiamo ricevuto diverse critiche: in realtà stamattina (ieri, ndr) l’arrivo alle scuole, pur con le normali difficoltà che può causare la più consistente nevicata arrivata negli ultimi quattro anni, non ha visto eccessivi problemi. Anche i mezzi pubblici hanno viaggiato regolarmente. Voglio ricordare che la scuola è un servizio primario".