Lasciano interrogativi le dimissioni dell’assessore comunale Valerio Bizzarri, annunciate nei giorni scorsi dal municipio di San Martino in Rio. Ufficialmente si tratta di dimissioni dovute a "nuove prospettive professionali che mi impongono per senso di responsabilità di interrompere il mio mandato da assessore". Ma dai banchi dell’opposizione, i consiglieri di Alleanza Civica evidenziano alcuni dubbi. "Innanzitutto la tempistica. Le dimissioni – dicono i consiglieri Catellani, Erbanni e Caffagni – arrivano a due giorni dall’ultimo consiglio comunale, durante il quale nulla è stato anticipato o comunicato. Non solo: quasi l’intera illustrazione degli argomenti e delle risposte è stata affidata proprio all’assessore Bizzarri. Nel corso di soli due giorni sono maturati questi motivi ed impedimenti a proseguire? Avevamo chiesto le sue dimissioni fin dal marzo 2024, quando in consiglio lo stesso assessore spiegò che alcune case di San Martino, tra cui la sua, erano prive di autorizzazione paesaggistica".
"Il conflitto di interessi – continuano – o quanto meno l’inopportunità erano evidenti e lampanti ora come allora. Le dimissioni non solo arrivano tardi, ma in un momento critico per il Comune, soprattutto per lavori pubblici e urbanistica: Indubbiamente la giunta Fuccio perde un pezzo importante: perde l’assessore che, più di tutti, ha cercato in consiglio comunale, anche a supplenza dei suoi colleghi, di rispondere alle domande ed osservazioni che, su tutti i temi, noi abbiamo sempre formulato. In neppure sei mesi si sono dimessi prima la responsabile dirigente e poi l’assessore. Segno che qualcosa non funziona".
Antonio Lecci