ANTONIO LECCI
Cronaca

Biometano, la ‘guerra’ all’impianto. Prescrizioni e paletti per frenarlo

E’ l’ipotesi qualora l’azienda costruttrice avesse il via libera a partire. I rischi dell’intesa col Comune.

Il summit sul contestato impianto

Il summit sul contestato impianto

Sono diversi i piani di intervento possibili di fronte all’iter del progetto per la realizzazione di un impianto di biometano, contestatissimo e di cui il Carlino di sta occupando da diverso tempo, a Santa Vittoria di Gualtieri. Innanzitutto c’è la possibilità di un no degli enti della "conferenza dei servizi" alla domanda presentata dall’impresa interessata a realizzare l’impianto.

In caso di risposta favorevole ci sarebbe l’azione di "scoraggiamento" attraverso una serie di prescrizioni tali da aumentare i costi a carico dell’azienda proponente e non rendere più conveniente l’operazione per gli interventi di "mitigazione" da realizzare su fossi, canali e strada. L’altra sera, durante un consiglio comunale su questi argomenti e seguito da un dibattito aperto al pubblico, il sindaco Federico Carnevali non ha nascosto pure l’ipotesi di possibili accordi con l’azienda nell’ipotesi – che cittadini e istituzioni locali sperano non doversi avverare – che possa arrivare il via libera alla costruzione dell’impianto di biometano.

E’ inoltre convinzione di molti cittadini che le valutazioni effettuate dai tecnici della Provincia sull’impatto del traffico sulle strade della zona non siano affatto reali, con i dati ufficiali che sarebbero sottodimensionati rispetto alla possibile realtà.

Al dibattito è intervenuto anche il Comitato Aria Buona, con il portavoce Paolo Ferrarini che ha ribadito come "il no all’impianto debba essere la linea coerente che il sindaco deve seguire, senza consentire forzature o colpi di mano da nessuno". Una linea, quella del comitato, che è sta sempre assolutamente ferma e coerente nel tempo.

E aggiunge: "Il sindaco ha voluto portare avanti da solo la richiesta condivisa di un incontro con il presidente della Regione. Da oltre due settimane però non si sa nulla e la data non è calendarizzata. Aspettiamo che venga rilasciata l’autorizzazione per essere convocati a giochi ormai fatti?".

Antonio Lecci