DANIELE PETRONE
Cronaca

Bidello cacciato dall’asilo: "I controlli sono stati fatti. L’uomo risultava pulito"

L’agenzia interinale ‘Tempi Moderni’ sulla vicenda del presunto pedofilo "Il Comune di Scandiano non può addebitarci mancanze regolamentari".

L’agenzia interinale ‘Tempi Moderni’ sulla vicenda del presunto pedofilo "Il Comune di Scandiano non può addebitarci mancanze regolamentari".

L’agenzia interinale ‘Tempi Moderni’ sulla vicenda del presunto pedofilo "Il Comune di Scandiano non può addebitarci mancanze regolamentari".

"All’atto dell’assunzione, la società ha richiesto il casellario giudiziale ed è risultato nulla senza alcun tipo di reato nè sanzioni interdittive all’esercizio di attività che comportino contatti diretti e regolari con minori. Tutti gli adempimenti previsti per legge sono stati regolarmente compiuti e alcuna mancanza può esserci addebitata". Sono le parole dell’avvocato Marialaura Boccalatte che tutela gli interessi di ‘Tempi Moderni’, l’agenzia interinale che ha un contratto d’appalto per la selezione del personale col Comune di Scandiano. La società interviene così nella vicenda di inizio settimana scorsa riguardo al bidello allontanato dal lavoro all’asilo nido comunale dopo una segnalazione di una mamma riguardo ad alcuni suoi presunti precedenti per pedofilia. Il municipio aveva reso noto l’accaduto tramite una nota stampa, nella quale parlava anche il sindaco Matteo Nasciuti che puntava il dito contro la società: "si chiede conto del mancato controllo e della mancata segnalazione di eventuali precedenti giudiziari, e pretenderà il rigoroso rispetto delle clausole previste dal contratto". Il bidello era stato sì arrestato nel 2008 e poi condannato in primo grado a due anni e nove mesi per detenzione di materiale pedopornografico ("Ma senza mai aver compiuto abusi fisici nei confronti dei minori", come aveva puntualizzato il suo avvocato Andrea Davoli) con l’interdizione perpetua dai pubblici uffici, ma il reato venne prescritto (così come è caduta l’interdizione) dopo il ricorso in Appello e di fatto l’ausiliario scolastico risulta avere la fedina penale pulita, dunque sulla carta perfettamente arruolabile per la mansione. Lo stesso legale, nei giorni successivi, si era scagliato contro il sindaco Nasciuti: "Esprimo sconcerto e indignazione per il comunicato del Comune di Scandiano e le successive dichiarazioni alla stampa del sindaco Nasciuti – aveva tuonato Davoli – Il Comune di Scandiano ha di fatto indicato il mio assistito quale pedofilo non basandosi su atti ufficiali, ma prestando fede a voci di paese, addirittura a messaggi via chat. Il sindaco ha accusato l’agenzia di lavoro interinale che nulla poteva sapere dato che non esiste alcuna condanna. Mi riservo ogni azione a tutela dei diritti del mio assistito".