Domani, in occasione della festa della donna, Milena Bertolini, ex tecnico della nazionale azzurra di calcio femminile e allenatrice professionista di Uefa Pro, condurrà un momento formativo dal titolo "Il gioco delle relazioni", rivolto a una quarantina di detenuti con un passato violento nei confronti delle donne. L’iniziativa si inserisce all’interno del progetto "Rieducare con lo Sport", realizzato da Equipe Sportiva e Uisp all’interno del carcere e vincitore del bando Sport di tutti – Carceri, promosso da Andrea Abodi, Ministro per lo Sport e i Giovani, attraverso il Dipartimento per lo Sport in collaborazione con Sport e Salute spa, la società dello Stato per la promozione dello sport e dei corretti stili di vita.
Nel corso di due incontri di due ore rivolti a 40 detenuti maschi con un passato violento, Bertolini e Federica D’Astolfo, allenatrice, educatrice e formatrice, faranno parlare il lato relazionale della disciplina calcistica che dà a tutti la possibilità di incanalare le proprie energie aggressive in modo consapevole e costruttivo, senza dimenticare che passare la palla è un gesto tecnico che crea ponti e connessioni e che far parte di una squadra significa accogliere e dare attenzione. Entreranno dunque in carcere, per dare un’opportunità di "redenzione" ai detenuti con i quali gli operatori di Uisp operano da quasi 30 anni con un pacchetto di ore settimanali dedicati all’attività motoria e a una serie di attività collaterali di carattere ricreativo.
"Il percorso formativo dell’iniziativa della Uisp si rivolge in particolare agli uomini che hanno agito in modo violento verso le donne – dice la direttrice reggiana di Uisp, Annamaria Crisalli – con gli interventi di Milena Bertolini che hanno un duplice effetto: quello di servirsi delle regole del calcio per comprendere il valore della relazione e nello stesso tempo quello di scardinare gli stereotipi di genere".