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Barbieri vola (in mongolfiera) al secondo posto

Il 25enne di Carpineti è medaglia d’argento al campionato aerostatico italiano: "Sono soddisfatto, ma ora punto ai mondiali"

Barbieri vola (in mongolfiera) al secondo posto

Ha imparato prima a pilotare una mongolfiera e poi a guidare la macchina, ottenendo prima la licenza di volo e solo dopo la patente. Inusuale ma può capitare. Lui è il venticinquenne Edoardo Barbieri, pilota di mongolfiere di Carpineti, arrivato secondo alla trentatreesima edizione del Campionato aerostatico italiano a Mondovì.

Barbieri come commenta il suo risultato?

"È molto importante, perché il campionato italiano serve a qualificarsi alle competizioni mondiali. Sono contento, ma devo ammettere che sono rientrato a casa con un po’ di amaro in bocca per la prima posizione persa per soli pochi punti: sono stato primo per due giorni, poi la gara è diventata più complessa a causa delle condizioni meteo abbastanza variabili".

Quando ha iniziato con le gare?

"Ho partecipato al mio primo campionato italiano a 18 anni, poco dopo aver ottenuto il brevetto da pilota. Ad agosto di quest’anno ho partecipato ai mondiali Fai Junior a Grudziadz in Polonia per i piloti sotto i trent’anni anni, lì eravamo una cinquantina, io sono arrivato sedicesimo".

Suo padre Paolo fu campione Italiano nel 1988 ed è pilota dall’ 85 con oltre 4.000 ore di volo su palloni. È stata un’ispirazione per lei?

"Certo e lo è tutt’ora. Avevo tre anni quando, osservando mio padre decollare senza di me, gli urlai che mi aveva lasciato giù; vedendomi piangere, papà atterrò subito e lasciò a terra i suoi amici. Così a tre anni, a Latina, ho eseguito il mio primo volo libero con mio padre".

Il brevetto a che età è arrivato?

" A 17 anni, ma il mio percorso è stato diverso perché fin da piccolo sono stato circondato dalle mongolfiere, osservando e imparando tanto; poi, ho avuto la fortuna di avere come istruttore il mio papà. E oggi, anch’io come lui, sono anche istruttore di volo".

Istruttori per l’azienda di famiglia "Volare In Mongolfiera"…

"Esatto. Nel 1991 è nata la società Volare In Mongolfiera, che propone voli nell’area di Reggio Emilia e dell’Appennino reggiano con piloti certificati Enac. Siamo una scuola di volo e seguiamo anche la manutenzione della nostra flotta di mongolfiere con la nostra azienda Easa (European Authority in Aviation Safety)".

La mongolfiera va dove porta il vento, rendendo unico ogni volo. Ricorda situazioni particolari?

"Molte. Una volta per esempio sono atterrato nel giardino dei miei passeggeri. Eravamo in zona Reggio Emilia e avevo a bordo due ragazzi. Per chi vola per la prima volta è difficile sapersi orientare ma questi due giovani vedendo in lontananza le bandiere di un concessionario nei pressi di casa loro e riconoscendo il loro grande giardino, mi proposero di atterrare lì ,avvisando i familiari di attenderci a terra. Volare in mongolfiera è sempre un’esperienza indimenticabile".

Ylenia Rocco