Bande in azione, svaligiato un parrucchiere

Reggiolo, portato via il fondo cassa e strumenti per 50mila euro. Altro colpo a segno al Punto Snai di Correggio

Bande in azione, svaligiato un parrucchiere

Reggiolo, portato via il fondo cassa e strumenti per 50mila euro. Altro colpo a segno al Punto Snai di Correggio

Bande di ladri in azione. A Reggiolo un furto dal bottino consistente è stato messo a segno poco dopo le tre di ieri notte nel salone di parrucchiera "La Zazzera", in piazzale Artioli, alle porte del centro abitato. I ladri hanno portato via non solo il fondo cassa e l’incasso del giorno prima, per oltre mille euro, ma anche numerose attrezzature, tra cui decine di forbici professionali, apparecchi per il taglio dei capelli e piastre.

"Il valore commerciale degli attrezzi – conferma la titolare Paola Morini (in foto) – ammonta a circa 50 mila euro. Per fortuna abbiamo richiesto subito un ricambio al nostro fornitore. Questo ci permette di non dover bloccare l’attività del nostro esercizio". Non è la prima volta che il salone di piazzale Artioli viene preso di mira dai ladri.

Ieri notte i malviventi hanno tentato pure il furto nel vicino bar Dolceamaro, entrando dal vasistas sopra la finestra, ma pare che non sia stato portato via nulla, pur se il locale è stato messo a soqquadro. Dalle immagini delle telecamere sembrano essere tre i ladri in azione, che hanno portato via il bottino all’interno di alcuni sacchi, lanciati verso la strada per poi essere caricati su un veicolo. Non si esclude un collegamento diretto con il furto messo a segno verso l’una di ieri notte a Correggio, ai danni della sala scommesse Punto Snai di via Matteotti. Al momento dell’intrusione è scattato l’allarme, con l’intervento di un istituto di vigilanza privata che ha poi mobilitato i carabinieri.

I ladri sono stati velocissimi. Con alcuni attrezzi hanno sfondato la vetrata della porta per poi entrare e puntare al fondo cassa e al cambiamonete, portando via denaro per un bottino di alcune migliaia di euro. A questo si aggiunge pure il danno alla vetrina sfondata.

Antonio Lecci