
Uno dei finestrini spaccati durante la ’guerriglia’ dopo la partita del 22 febbraio
Nel merito delle tensioni tra le cosiddette baby gang e i tifosi della Reggiana, episodio risalente allo scorso weekend e che ha fatto molto discutere, l’ultimo intervento del sindaco di Reggio Marco Massari apparte "distante dalle concrete preoccupazioni espresse nel comunicato del Gruppo Vandelli e fortemente sentite da un numero sempre maggiore di cittadini". È l’opinione di Matteo Marchesini (Reggio Civica), che aggiunge: "Il gruppo denuncia senza mezzi termini l’emergenza di una microcriminalità, alimentata da fenomeni come le “baby gang”. Massari, invece, si sofferma solo a rimproverare quelli che definisce slogan e richiami a una giustizia fai-da-te". Questo approccio, "seppur volto a tutelare giustamente il rispetto della legalità, sembra ancora una volta minimizzare la questione sicurezza" continua Marchesini. Sempre in riferimento alla lettera ai cittadini scritta dal Gruppo Vandelli, "la critica del si concentra proprio sull’inerzia dell’amministrazione – chiosa –. Questa distanza fra la realtà esposta dai cittadini e la solita retorica del Comune rischia di alimentare ulteriormente il malcontento e di lasciare irrisolte le esigenze di sicurezza della comunità reggiana".
"Non possiamo rimanere indifferenti e silenziose di fronte a quanto è accaduto all’esterno dello Stadio Città del Tricolore dopo la partita Reggiana-Carrarese, a maggior ragione dopo che si è dovuto aspettare una settimana per avere una dichiarazione del sindaco" considerano Maura Manghi e Vania Toni (Italia Viva). Tale dichiarazione poi "sembra essere arrivata solo perché il Vandelli, storico e pacifico gruppo di tifosi della squadra di calcio cittadina, dopo l’ennesimo e noto fatto che purtroppo ha visto coinvolta anche una signora che si trovava al centro commerciale, ha deciso di rendere pubblico il proprio malessere per una situazione che non è più tollerabile". "Fare finta che il problema non esista o ridurlo solo ad una vicenda di disagio giovanile rischia inoltre di suscitare reazioni ulteriori – concludono –. Maggiore controllo del territorio, dispersione dei gruppi già conosciuti e un rapporto più stretto con scuole e famiglie: se non risolviamo il problema ma almeno iniziamo ad affrontarlo".
Al coro si unisce Cristian Paglialonga (Fratelli d’Italia): "È facile lodare la “massima fiducia nelle forze dell’ordine“ che, come lei stesso riconosce, sono sottodimensionate. Ma dove sono le azioni per supportarle davvero?" chiede rivolgendosi al sindaco Massari. "Le sue parole suonano come un bel discorso di intenti, ma restano vuote senza un’assunzione concreta di responsabilità – prosegue –. La sicurezza non si garantisce con i buoni propositi o con appelli generici alla “collaborazione dei cittadini“, ma con azioni mirate che questa amministrazione sembra incapace di mettere in campo". "Chi ha lasciato che il degrado nei quartieri e l’abbandono dei luoghi pubblici diventassero terreno fertile per baby gang e tensioni sociali? – chiude –. Basta con questa narrazione del “tutti insieme per la responsabilità“. I cittadini chiedono un’amministrazione che governi, non che scarichi su di loro il peso dei problemi che non riesce a risolvere".