Emozioni e cifre: tra l’altro azzeccate e pertinenti. Andrea Costa vive il day-after post conferma in consiglio regionale con emozione palpabile: "Sono molto contento, non c’è dubbio – esordisce – prima di tutto per la netta affermazione di de Pascale e del Pd. Non è un mistero: da maggio, andavo dicendo, anche pubblicamente, che il nostro partito avrebbe avuto subito quattro consiglieri eletti". Una certezza che l’ex sindaco di Luzzara aveva ricavato dai numeri: "Si prevedeva un’affluenza di poco superiore a quella del 2014, ma molto inferiore all’edizione di quattro anni fa. Nel 2020 ci fermammo a tre consiglieri, dieci anni fa ne eleggemmo quattro. Ero convinto che sarebbe andata così anche stavolta, e i fatti lo hanno confermato".
Costa approda a Bologna sulla scorta di 6.398 preferenze ottenute: "E anche di questo non posso che essere parecchio soddisfatto, soprattutto perché in tutti i comuni della provincia, nessuno escluso, dalla bassa al crinale, qualcuno mi ha scelto. E trovo la cosa molto significativa".
Nell’assise regionale l’esponente Dem vorrebbe continuare a fare parte delle commissioni che si occupano di sanità e di tutela del territorio: "Perché sono i temi attualmente più importanti e così ci hanno chiesto i cittadini". Costa si dichiara, infine, colpito dal grandissimo successo del Pd nel reggiano, provincia dove ha ottenuto più consensi, e ne attribuisce il merito alla "grande competitività del sestetto che abbiamo messo in campo. Basti un dato per evidenziarlo: nel 2020, col 68% di affluenza, a Reggio città vennero espresse poco più di 11mila preferenze per i candidati Pd; stavolta, con poco più del 45%, ben 15.350".
g.g.