NINA REVERBERI
Cronaca

"Avete collaudato le Casse di espansione?"

Interrogazione di Fdi all’Unione dopo le allarmanti notizie emerse dal processo sull’esondazione dell’Enza nel 2017 a Lentigione

"Avete collaudato le Casse di espansione?"

di Nina Reverberi

Qual è la situazione delle casse di espansione di Montecchio? L’allarme, dopo le notizie emerse al processo sull’esondazione di Lentigione del dicembre 2017, ha provocato un’interrogazione del consigliere dell’Unione di Fratelli d’Italia, Paolo Savina.

Fdi esprime anche solidarietà all’associazione di volontariato ’Amiamolenza’ protagonista nelle settimane scorse di un intervento di pulizia nel corso del quale ha mostrato la situazione del fiume, con tronchi e alberi, pneumatici, plastica, tubi e altro ancora, materiali che si teme possano creare problemi in caso di piena. L’intervento dei volontari ha però provocato una reazione da parte di Aipo, che ha chiamato un responsabile di ’Amiamolenza’ informandolo che questo tipo di operazioni non sono consentite e possono essere punite con delle sanzioni economiche.

Restano le preoccupazioni per le condizioni del fiume, i timori che possano ripetersi condizioni di rischio che possano causare nuove esondazioni, ci sono i limiti delle casse di espansione che stanno emergendo al processo, la presenza di materiali nel fiume che sembrano segnalare una difficoltà nell’effettuare una costante manutenzione del corso d’acqua.

I circoli di Fratelli d’Italia della bassa Val d’Enza e di Montecchio, con i presidenti Savina e Antonio Margini, "esprimono solidarietà all’associazione Amiamolenza per quanto avvenuto a un loro socio, nelle settimane scorse, pesantemente ’redarguito’ da funzionari AIPo per essersi impegnato in attività di pulizia dell’alveo dell’Enza, attività di loro esclusiva prerogativa, ma non svolte, e aver documentato il tutto tramite foto e video, apparse anche su giornali locali. In un mondo normale - prosegue FdI - l’associazione sarebbe stata ringraziata per l’opera di messa in sicurezza del greto del torrente, in una stagione di piene improvvise che già negli anni passati hanno fatto parecchi danni alle popolazioni della bassa reggiana (fatti per cui alcuni esponenti proprio di AIPo sono chiamati a rendere conto nel processo che si sta svolgendo in questi giorni)".

Per questo motivo l’interrogazione di Savina chiede una risposta scritta e una presa di posizione da parte del presidente dell’Unione, Luca Ronzoni. Aipo ha sostenuto di richiamarsi a una legge che proibisce di toccare e togliere piante dal letto di un fiume senza una cernita e una selezione dei materiali da parte di esperti autorizzati. Si tratta di un’attività che deve essere eseguita da personale autorizzato, individuando i materiali da trasportare via dal fiume, per evitare rischi e conseguenze pericolose. Un impegno che tuttavia spesso si scontra con la carenza dei finanziamenti disponibili. I volontari quindi rischiano pesanti sanzioni da parte dei forestali.

Un intervento fatto con grande spirito di volontariato, quello dell’associazione, che ha comunque segnalato il rischio legato alla manutenzione carente del fiume Enza, con l’incuria evidente nel tratto tra Vetto e Montecchio. Se questo tipo di interventi rischia di ritorcersi contro i volontari, rimane la necessità di garantire manutenzione e sicurezza del corso d’acqua. ’Amiamolenza’ aveva sottolineato la situazione delle casse di espansione di Montecchio, descritte come "piene di tronchi che impediscono il deflusso delle acque".

Le attività di pulizia dell’Enza sono da sempre prerogativa di Aipo. Il capogruppo di Fdi presso l’Unione attacca: "Era già avvenuto in precedenza che Aipo sottovalutasse la gravità della situazione e non desse le risposte necessarie, anche dopo sollecitazione dei cittadini. È di questi giorni la messa agli atti della testimonianza del maresciallo Fabio Gangemi secondo cui, in occasione dell’alluvione del 12 dicembre 2017, dall’Aipo ci sarebbe stata una sottovaluzione degli avvenimenti, nonostante la sollecitazione prefettizia giunta durante la riunione della sera precedente all’alluvione, relativa a un pattugliamento congiunto Aipo-Protezione civile agli argini messi sotto stress dalla piena in corso".

Savina (FdI) chiede al Presidente dell’Unione se esista una convenzione o qualche accordo con l’Aipo per le attività sul torrente Enza, nonché se le casse di espansione di Montecchio siano state regolarmente collaudate e siano attualmente operative.