DANIELE PETRONE
Cronaca

Autovelox irregolari: a Reggio Emilia quattro sequestri

Inchiesta della procura di Cosenza su decine di apparecchi in tutta Italia, “sigilli” per i dispositivi di Masone e Codemondo. Ora si rischia una pioggia di ricorsi da parte degli automobilisti

Il dispositivo elettronico di via Teggi a Codemondo

Il dispositivo elettronico di via Teggi a Codemondo

Reggio Emilia, 29 luglio 2024 – Sono stati posti sotto sequestro quattro autovelox in città, due in via Carlo Teggi a Codemondo e due a Masone (installati nella stessa posizione e che riprendono entrambe le direzioni di marcia) perché ritenuti illegali dalla Procura di Cosenza che ha avviato un’inchiesta condotta dalla Polizia Stradale, le cui varie sezioni distaccate hanno eseguito, per competenza territoriale, il provvedimento emesso dal gip del tribunale calabrese riguarda apparecchiature di tipo ‘T-ExSpeed v 2.0) presenti in tutta Italia (oltre Reggio, anche Modena, Venezia, Vicenza tra le città principali) della società Sicursat srl che aveva vinto l’appalto pubblico per i rilevatori di velocità nei Comuni interessati.

Il legale rappresentante della società è stato denunciato in stato di libertà con l’accusa di frode nella pubblica fornitura. Gli accertamenti effettuati, secondo quanto riferito dalla Polstrada di Cosenza, hanno consentito di appurare non solo la mancata omologazione ma anche l'assenza del prototipo del sistema di rilevamento, elementi indispensabili per accertare la legittimità delle violazioni rilevate da tali sistemi, di proprietà di società private che vengono date in noleggio a enti locali, con il rischio concreto di danno erariale nel caso di ricorso da parte di utenti a cui spesso i giudici aditi riconoscono oltre l'annullamento del verbale anche il risarcimento delle spese.