Auto pagata e mai consegnata. Due trentenni accusati di truffa

Avrebbe ricevuto i soldi per poi rendersi irreperibili. L’avvocato Federica Ghesini. ha chiesto per loro l’assoluzione.

Auto pagata e mai consegnata. Due trentenni accusati di truffa

Auto pagata, ma che i venditori non consegnarono. È questa vicenda al centro del processo in corso svolgimento davanti al giudice Luigi Tirone che vede Sedric Campos, 34 anni, ed Ekfrida Caragica, 32, accusati di concorso in truffa. Ieri in tribunale, dopo aver escusso l’ultimo testimone, il pubblico ministero ha fatto la sua arringa concludendo con la richiesta di una pena di 15 mesi di reclusione per entrambi gli imputati. Il loro difensore, l’avvocato Federica Ghesini, ha invece chiesto l’assoluzione "perché il fatto non sussiste".

I fatti risalgono al novembre 2019. I due avevano messo un annuncio su una nota piattaforma web di compravendita di veicoli usati: in particolare avevano posto in vendita una Bmw 316 Touring.

Secondo l’accusa, dissumulando la propria identità, avrebbero convinto il 32enne vezzanese Luca Grussu (parte civile assistito dall’avvocato Marco Dallari) che gli avrebbero venduto l’auto ed avevano pattuito le modalità dello scambio. Il giovane il 12 novembre pagò la cifra concordata: si trattava di 1.500 euro in contanti e di altri 11mila, versati tramite bonifico su un conto corrente intestato alla Caragica.

Tuttavia la coppia non solo non avrebbe consegnato la Bmw, ma si sarebbe rese irreperibile. La vettura sarebbe stata invece venduta al signor A.F., ignaro che l’auto fosse stata già stata oggetto di un’altra trattativa. A seguito della denuncia del Grussu, vennero avviate indagini che portarono, nel settembre 2020, al sequestro da parte della polizia giudiziaria della somma di 5400 euro in contanti nell’abitazione della coppia indagata.

Una vicenda complessa dunque, con il difensore che è sicura di poter dimostrare che non vi fu alcun intento di raggirare la parte civile. Il processo proseguirà il 5 novembre prossimo con le contro-repliche poi il giudice dovrebbe emettere la sua sentenza.

Francesca Chilloni