PAOLO ROSATO
Cronaca

Auschwitz, 80 anni dopo. Il Cervi benedice la Memoria: "È come l’acqua che dà la vita"

L’ex senatrice Albertina Soliani ieri ha commemorato sui social il sacrificio per la libertà "Dobbiamo fermare chi ci riprova, di generazione in generazione: abbiamo già visto".

Cervi, la presidente Albertina Soliani

Cervi, la presidente Albertina Soliani

"La memoria non è per un giorno. La memoria è per sempre". Con queste parole Albertina Soliani, presidente dell’Istituto Cervi, ha aperto con queste parole un video sul canale Instagram di una delle più importanti ’case’ della Resistenza. Il Cervi, appunto, che nell’ultimo mese (anche ieri) ha tenuto viva la Memoria con una fiamma ardente di iniziative. "Cio che è accaduto è parte della nostra storia, della nostra vita – afferma Soliani nel video –. Se è accaduto, l’orrore non può essere domenticato. E se è accaduta una resistenza a quell’orrore, e l’ha avuta vinta, allora è quella resistenza che ci fa vivere oggi. La memoria è come l’acqua che irriga la terra. Ci va dentro, alimenta, non resta nemmeno un angolo asciutto. La memoria – continua la presidente – prepara un nuovo raccolto: è l’acqua che irriga il nostro presente. Ricordare sapere, conoscere, essere consapevoli vuol dire reggere il fatto che l’umanità può essere disumana. E scegliere di non tornare". Da qui il monito al presente di Albertina Soliani. "La memoria è la protezione migliore per la democrazia. E’ una nostra compagna di viaggio, compagna di storia". Ma c’è chi ci riprova, "a ogni generazione, e quando questo si presenta davanti agli occhi di quelli della nostra generazione, allora noi lo diciamo: no, abbiamo già visto".

Ieri pomeriggio, al Cervi, i ragazzi della primaria di Campogalliano (Modena) hanno scoperto la tragica vicenda di Emilia Levi, bambina deportata e morta a Auschwitz. Insieme hanno ascoltato le letture di Marzia Lodi, autrice del libro ‘Emilia Levi. Fiore di speranza’, illustrato da Giorgio Carruba. A lei e alla sua famiglia sono state dedicate quattro nuove pietre d’inciampo a Milano. Un segno tangibile di memoria reso possibile dalla richiesta della professoressa Paola Vita Finzi. Testimonianza nel sito memorieincammino.it, per opera del Cervi.