Aumentano gli sfollati . Tanti restano a casa: pronti i sacchi di sabbia

Molti evacuati non lasciano da soli gli animali. Decine di suini affogati. Situazione critica al ’Rifugio Castelnovo Sotto’: "Donate e accogliete".

Aumentano gli sfollati . Tanti restano a casa: pronti i sacchi di sabbia

Molti evacuati non lasciano da soli gli animali. Decine di suini affogati. Situazione critica al ’Rifugio Castelnovo Sotto’: "Donate e accogliete".

di Francesca Chilloni

Ieri sono aumentate di una 30 di unità gli sfollati che hanno trovato rifugio nel Palasport di Cadelbosco (250 circa i posti letto disponibili, oltre 140 i pasti consumati a pranzo). Ma ancora non si sa in quanti decideranno di pernottare nell’impianto. Molti sfollati infatti hanno portato con sé animali d’affezione – cani, gatti, ma anche pallagallini e criceti – e non vogliono lasciarli soli chiusi nelle gabbie nelle auto parcheggiate.

Altre persone interessate dall’ordinanza di evacuazione – nella zona di Cadelbosco sono circa 400 – hanno preferito rimanere a Villa Seta mentre l’acqua lentamente saliva nelle strade, spostandosi ai piani alti, per non abbandonare pollai e gabbie di conigli. In un giorno sono stati distribuiti circa 40 bancali di sabbia per proteggere dalle infiltrazioni non solo i piani bassi delle abitazioni, ma anche i ricoveri per gli animali e le stalle.

Così l’imprenditrice agricola Mersi Marchetti con i suoi fratelli, ad esempio, è rimasta nel suo allevamento a poche centinaia di metri dalla falla del Crostolo per mungere e nutrire le sue cento vacche.

Se la BioPig è stata allagata e i titolari hanno trovato rifugio in Palestra, dalla Energy Farm e dall’allevamento Fontanelli tra domenica e ieri stati portati via con una spola di camion quasi 9mila suini.

In altre situazioni, invece, purtroppo suini e altri animali sono morti affogati a causa degli allagamenti.

Chi invece non ha ancora trovato una nuova collocazione definitiva sono i tanti ospiti pelosi del canile ’Rifugio Castelnovo di Sotto’, trasformato in un campo di battaglia. I volontari, insieme alla Protezione Civile e alla Cri, hanno lavorato senza sosta per mettere in salvo i pelosi tra fango e detriti. Decine sono già stati trasferiti in altri centri, ma altri aspettano di essere portati al sicuro. Le strutture sono state danneggiate, e solo una volta ripulite e rimesse in sesto potranno di nuovo accogliere animali. "C’è bisogno di tutti – dicono i gestori – per aiutare, per donare, per accogliere".

Per donazioni ed adozioni: www.rifugiocastelnovodisotto.it

(Sopra e in prima le foto

del canile di Matteo Benevelli - Meteo Reggio)