Uscirà dal carcere, gli sarà applicato il braccialetto elettronico e sarà ospitato negli appartamenti di una comunità religiosa lontana da Reggio, dove potrà proseguire la psicoterapia, rielaborando i fatti di cui si è reso colpevole: essersi innamorato, aver sedotto e avuto rapporti sessuali con una 14enne nell’agosto 2023. È quanto ha deciso ieri il giudice Andrea Rat per l’educatore Andrea Davoli, 53enne condannato martedì a 4 anni per atti sessuali con una ragazzina che gli era stata affidata come operatore di Gioventù Studentesca (legata a CL). La Procura e l’avvocato di parte civile si sono opposti alla misura alternativa al carcere, ma il giudice ha accolto la richiesta dell’avvocato difensore Liborio Cataliotti, che aveva fatto presente come Davoli fosse rimasto agli arresti domiciliari da dicembre a luglio senza mai violare la misura e attenendosi alle prescrizioni impostegli. "Quei 9 mesi sono la prova che è in grado di autocontrollarsi – spiega l’avvocato Cataliotti –. Come opzioni, abbiamo indicato al giudice due comunità così lontane dalla nostra provincia che non ci sarà alcuna possibilità di incontro con la ragazza. Ci sono anche due opzioni lavorative in campo. Nella comunità, che dà ampie garanzie, vengono praticati lezioni religiose, incontri terapeutici e spirituali. Davoli potrà continuare gli incontri con la psicoterapeuta autorizzata che lo sta seguendo in carcere: deve prendere coscienza del disvalore di ciò che ha fatto, reinserirsi in un contesto sociale in cui, in cui, inoffensivo, sia aiutato a trovare quell’equilibrio e maturità che evidentemente non aveva. Il tutto nella prospettiva di ciò che la recente Riforma vuole che sia la pena".
CronacaAtti sessuali con una 14enne. L’educatore Davoli ai domiciliari in una comunità religiosa