
Sopra la platea (in prima fila anche i consiglieri regionali Aragona di Fd’I e Carletti del Pd); a destra, Francesconi, Moretti e Mammi in piedi
"Sull’agri-fotovoltaico serve una norma chiara, che dia voce anche chi amministra il territorio". È stato ripetuto più volte giovedì nella sala civica di Calerno dove, davanti ad un pubblico numeroso e attento, s’è tenuto un importante incontro sul fotovoltaico organizzato dal Comune, presenti tutti i consiglieri regionali reggiani e, insieme al sindaco Marcello Moretti, relatori espressione di tutti i livelli istituzionali. La Regione ha la competenza di legiferare in materia ed al momento si attende dell’esito di una controversia sollevata da un pool di aziende che hanno fatto ricorso al Tar del Lazio sostenendo che le Regioni non debbano legiferare in senso restrittivo rispetto ai decreti ministeriali. "Lo Stato dovrebbe fare norme di principio generale – ha dichiarato l’assessore regionale all’agricoltura Mammi – che tocca alla Regione calare nello specifico, trovando le aree idonee e rispettando anche la pianificazione fatta dai Comuni. La Regione non condivide le imposizioni calate dall’alto e metterà vincoli ai progetti, ma anche l’obbligo di fidejussioni a garanzia degli investimenti". Ada Francesconi (Provincia) ha sottolineato la necessità di stabilire quali siano le aree idonee, spostando il focus da quelle agricole: "Fondamentale prediligere parcheggi e tetti, ed avere garanzie sugli impianti, che devono avere caratteristiche precise sulle quali al momento nessuno sta facendo controlli".