REDAZIONE REGGIO EMILIA

Asili di Albinea, è guerra. Comune contro Coopselios: "Quando vinceva i bandi non ha mai contestato..."

La sindaca: "I nostri tecnici hanno seguito le corrette procedure di gara". I nuovi gestori di Aldia: "Scorretti a screditarci, manterremo alta la qualità".

La sindaca di Albinea Roberta Ibattici ha garantito che la qualità del servizio nel polo educativo «resterà alta»

La sindaca di Albinea Roberta Ibattici ha garantito che la qualità del servizio nel polo educativo «resterà alta»

"Le gare si vincono e si perdono, Coopselios quando si è aggiudicata i bandi non ha mai contestato le procedure. Rassicuriamo tutti che la qualità del polo educativo resterà alta come lo è adesso". L’Amministrazione di Albinea risponde a tono al colosso cooperativo reggiano che ieri, sulle colonne del Carlino, non ha risparmiato critiche per il nuovo appalto dei servizi educativi vinto dalla coop pavese Aldia per la gestione degli asili ’L’Aquilone’ e ‘Il Frassino’.

"I nostri tecnici – chiosa la sindaca Roberta Ibattici – hanno seguito le procedure, rispettando il codice degli appalti. Spiace leggere questi toni perché con Coopselios abbiamo sempre lavorato in modo proficuo e con soddisfazione reciproca tant’è che da noi continua a gestire il servizio di assistenza domiciliare".

Coopselios contestava in particolare l’adozione del massimo ribasso (Aldia l’ha spuntata per 100mila euro) a discapito del punteggio sull’offerta tecnica nella quale la coop reggiana era sopra di 8 punti. Ma per il Comune "non esiste più il massimo ribasso, la logica seguita è quella del miglior rapporto qualità-prezzo in cui la proposta pesa l’80% e l’offerta economica il 20%". Per poi sganciare la stoccata: "La gara è la stessa degli ultimi cinque rinnovi, in cui Coopselios è sempre risultata vincitrice senza mai avanzare però contestazioni...".

Inoltre, l’Amministrazione replica al dg di Coopselios Raul Cavalli: "Albinea non è il Comune più ricco d’Italia che peraltro è Portofino. Ma non è il bilancio del municipio a essere alto, ma la media dei redditi dei residenti".

Per poi puntualizzare sui lavoratori: "Ai 29 dipendenti verrà garantita, grazie alla clausola sociale, la continuità educativa. Cioè la stragrande maggioranza degli insegnanti non cambierà, quindi i bambini non subiranno alcuno choc e alle insegnanti sono state garantite le stesse condizioni contrattuali precedenti".

A questo si aggiungono le considerazioni dell’assessore alla scuola nonché vicesindaco Daniele Menozzi: "Ciò che non fa bene in queste situazioni di cambiamento, a bambini, famiglie e operatori del servizio, è diffondere informazioni errate. Il Comune ha svolto, nell’ultimo mese, incontri con famiglie e personale per accompagnare questo passaggio". Anche se su questo i genitori accusano il Comune di "mancata trasparenza" come spiegato in una lettera di un papà pubblicata ieri sempre dal nostro giornale.

Infine anche la coop Aldia, che dal 1° gennaio sarà il nuovo gestore, controbatte: "Turnover di 600 persone? Dato decontestualizzato, gestiamo oltre 50 centri estivi in tutt’Italia che richiedono contratti stagionali, una caratteristica intrinseca di questi servizi". E ancora: "Non abbiamo mai proposto di trasferire il personale altrove e ci siamo attivati sin da subito per assorbire il personale di Coopselios. Il nostro obiettivo è garantire la continuità del servizio per lavoratori e famiglie. Purtroppo, il mancato supporto da parte del gestore uscente ha reso più complessa la gestione del passaggio".

Poi respinge le accuse: "Sembra quasi che venendo da fuori provincia non siamo adatti a gestire i servizi locali, ma anche Coopselios opera su scala nazionale... Riteniamo ingiusto screditarci. Abbiamo vinto la gara con un’offerta economica competitiva, senza sacrificare la qualità del servizio. La nostra offerta dimostra la capacità di mantenere alti standard qualitativi. È scorretto utilizzare la nostra attenzione alla sostenibilità economica come pretesto per mettere in dubbio la qualità".

Daniele Petrone