Boretto (Reggio Emilia), 8 ottobre 2022 - Domani in Vaticano è in programma la canonizzazione di due emiliani: il vescovo di Piacenza, Giovanni Battista Scalabrini, e il reggiano Artemide Zatti, originario di Boretto ma vissuto a lungo in Argentina, dove alla fine dell’Ottocento era emigrato con la famiglia. In mattinata proprio una folta delegazione borettese ha partecipato all’incontro con Papa Francesco, nell’aula Paolo VI, dove il Pontefice ha ricevuto i rappresentanti dei Salesiani, movimento in cui era stato a lungo attivo Zatti.
Il Papa ha salutato i pellegrini arrivati da Boretto, poi ha raccontato un aneddoto legato all'infermiere-santo innamorato di don Bosco. “Quando ero Provinciale dei Gesuiti dell'Argentina, conobbi la vicenda di Artemide Zatti, ne lessi la biografia e affidai a lui la richiesta al Signore di sante vocazioni alla vita consacrata laicale per la Compagnia di Gesù. Da quando cominciammo a pregare per sua intercessione, aumentarono sensibilmente i coadiutori giovani. Ed erano perseveranti e molto impegnati. E così ho reso testimonianza di questa grazia che abbiamo ricevuto", le parole di Papa Francesco.
E poi ha ricordato la vita di Zatti come migrante, come “parente dei poveri”. Bergoglio, nei saluti finali, ha ricordato anche quanti tra i fedeli non potranno partecipare alla cerimonia di canonizzazione a causa dei problemi economici: "Grazie a tutti voi, fratelli e sorelle, di essere venuti a festeggiare la canonizzazione di Artemide Zatti. Vi benedico di cuore, anche quelli che non sono potuti venire per l'età o le condizioni di salute. O per le condizioni delle tasche. E mi raccomando: pregate per me”. Domani la delegazione di Boretto, guidata dal parroco don Giancarlo Minotta e dal sindaco Matteo Benassi, sarà in piazza San Pietro per la messa di canonizzazione di Zatti, per poi rientrare a casa in serata.