REDAZIONE REGGIO EMILIA

Archivio ex Opg all’Ausl

Le tremila cartelle cliniche vanno dal 1927 al 2009. La biblioteca Livi diventa. un polo unico di ricerca

Archivio ex Opg all’Ausl

Le cartelle cliniche dei pazienti dell’ex Ospedale Psichiatrico Giudiziario saranno conservate all’interno della Biblioteca scientifica “Carlo Livi” dell’Ausl. Tutta la documentazione è stata depositata negli spazi adibiti, a seguito della stipula di una convenzione con l’Archivio di Stato di Reggio e d’intesa con la Casa Circondariale dove erano prima conservate. L’accordo tra i tre enti coinvolti ha permesso il deposito di questi preziosi materiali nella Biblioteca Livi, dove è già conservato l’archivio dell’ex Ospedale Psichiatrico San Lazzaro, consentendo così di creare un polo di ricerca unico in Italia. Le cartelle depositate riguardano il periodo 1927-2009 e rappresentano un’importante e inedita fonte di informazioni per gli studiosi, che possono consultare le cartelle cliniche chiuse da oltre 70 anni (più di 3mila), a partire da gennaio 2023. Potranno essere effettuate richieste in base ai dati anagrafici, alle tipologie di reato, di diagnosi, alla provenienza e alla destinazione.

L’Ospedale Psichiatrico Giudiziario è stato chiuso nel 2015, a seguito della Legge 102012, che sanciva il superamento di queste strutture. L’Ausl aveva assunto già dalla metà del 2008 la competenza per l’assistenza sanitaria all’interno della struttura reggiana e ne ha seguito la chiusura. In parallelo l’Ausl ha coordinato la costruzione e apertura delle Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza (REMS). Anche per questo, avvicinandosi la data della definitiva chiusura della struttura l’Ausl ha manifestato interesse per la conservazione e la messa a disposizione degli studiosi dei documenti relativi alle persone che sono state internate all’OPG di Reggio. "L’auspicio - spiega il professor Gian Maria Galeazzi, direttore del Dipartimento di Salute Mentale– è che la consultazione dell’archivio possa portare nuova luce sulle vicende storiche dell’Opg e possa favorire uno sguardo critico e attento su vicende così complesse".