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Arca investe sull’idrico: "Rafforzeremo le reti con 158 milioni di euro"

La società traccia il bilancio e presenta il piano di interventi fino al 2029. Tra i progetti le fognature a Castelnovo Sotto e la riduzione delle perdite. .

Sono oltre settanta gli interventi in corso nel settore idrico nel Reggiano, di cui 28 per acquedotto, 19 per depurazione, 20 per fognatura e cinque come investimenti generici di struttura e/o pluriservizio, per una spesa annuale di circa 24 milioni e un importo di resoconto al 30 settembre (dati certificati Atersir) di 20,5 milioni di euro. Si tratta del bilancio 2024 di Arca, società pubblico-privata costituita per la gestione del ciclo idrico integrato del bacino territoriale reggiano, con i dati illustrati ai sindaci del territorio.

Tra gli interventi di maggior rilievo, da segnalare il progetto, finanziato con risorse del Pnrr, per la realizzazione del collettore fognario di via Canalino, a Castelnovo Sotto, per un importo complessivo di un milione e 200 mila euro, che ha l’obiettivo di risolvere le problematiche connesse alla presenza di acque parassite provenienti da canali di bonifica.

Il resoconto e la situazione degli interventi sono stati illustrati dall’amministratore delegato di Arca, Elena D’Arrigo, insieme al presidente Alberto Montanari, al consigliere Alberto Bizzarri, al presidente di Agac Infrastrutture, Alessandro Verona, e dall’ad di Ireti, Fabio Giuseppini, con l’ad di Iren Acqua Reggio, Federico Ferretti.

"La fatturazione sta rispettando il calendario di budget. Si è proceduto con la restituzione dei depositi cauzionali del Gestore uscente, senza riaddebito per i nuovi utenti Arca", ha aggiunto la D’Arrigo all’incontro convocato giovedì alla sala rossa del Comune di Reggio (nella foto). "Nel piano operativo degli interventi 2024-2029, per complessivi 158 milioni di euro, sono compresi interventi importanti – ha aggiunto il presidente Montanari – tra cui otto nuove interconnessioni di acquedotti che miglioreranno la resilienza dell’intero sistema idrico a fronte di crisi idriche o problemi di carattere qualitativo delle fonti, un piano di sostituzione di oltre mille km di reti di acquedotto che porteranno, con interventi gestionali innovativi, a raggiungere livelli di perdite idriche al di sotto del 20%, oltre a una revisione complessiva del sistema degli scolmatori fognari sempre più importante per mitigare gli effetti devastanti delle violente piogge legate al cambiamento climatico. Siamo inoltre fortemente impegnati nel rispettare gli sfidanti obiettivi di miglioramento proposti sulla qualità dei servizi al cittadino, con standard molto al di sopra rispetto a quanto previsto dalla regolazione Arera".

Durante l’incontro sono stati sollecitati interenti per ampliare la comunicazione tra Arca, Comuni e cittadinanza, per diffondere informazioni sulla programmazione degli interventi, ma anche per situazioni di emergenza.

Antonio Lecci