CESARE CORBELLI
Cronaca

Un aperitivo gratis con Abramo. “Offriamo noi da bere a chi lo accompagna qui”

La lodevole iniziativa della Spumanteria Opera in galleria Cavour. Orlandini, 63 anni, divenne famoso partecipando a film con Pupi Avati, Nanni Moretti, Terry Gilliam, Dino Risi e tanti altri. L’apice di notorietà negli anni ‘90 a ’Sgarbi Quotidiani’

Abramo Orlandini, reggiano doc di 63 anni: a sinistra con Laura Zini, una dei titolari della Spumanteria Opera, in Galleria Cavour, in centro storico

Abramo Orlandini, reggiano doc di 63 anni: a sinistra con Laura Zini, una dei titolari della Spumanteria Opera, in Galleria Cavour, in centro storico

Reggio Emilia, 21 settembre 2024 – Quante volte, soprattutto in centro storico, vi sarà capitato di incrociare il volto noto di Abramo Orlandini, reggiano doc di 63 anni, munito di sigaretta di ordinanza o intento a sorseggiare un caffè. Personaggio mai banale, Abramo è diventato famoso per aver partecipato a film importanti lavorando con Pupi Avati, Nanni Moretti, Terry Gilliam, Dino Risi e tanti altri, ma celebre anche per i suoi quadri. Il suo apice di notorietà fu toccato nel pieno degli anni ‘90 con la partecipazione alla trasmissione televisiva ’Sgarbi Quotidiani’, in onda su Canale 5 dove Abramo interpretava l’assistente di Vittorio Sgarbi e prima della sigla introduceva l’argomento della puntata.

Da qualche tempo, Abramo si trova al ricovero cittadino Omozzoli Parisetti ma le tante persone che gli vogliono bene non lo hanno dimenticato. Fra questi, Laura Zini, Domiziana Zambelli e Simone Coscelli, i proprietari della Spumanteria Opera, in Galleria Cavour 8 in centro storico, uno dei locali più frequentati da Abramo, che giovedì pomeriggio hanno lanciato una lodevole iniziativa. L’artista reggiano è attualmente in carrozzina, quindi i gestori chiedono, a chi lo desidera, di accompagnare Abramo in Spumanteria per poi riaccompagnarlo all’Istituto Parisetti: come ricompensa, un aperitivo offerto dalla casa.

Abramo con Domiziana
Abramo Orlandini con Domiziana Zambelli

“L’idea – dice Domiziana – è nata quest’estate; Abramo era fermo al Parisetti ormai da diversi mesi per la rottura del femore da cui non si è completamente ripreso. Lui ci chiamava anche trenta volte al giorno e chiedeva di venire a trovarci. Un giorno, siamo andati per una visita, poi lo abbiamo portato qui e, ovviamente, ci stava molto volentieri, quindi gli abbiamo promesso di ripetere questa abitudine una volta a settimana”.

Poi?

“Senza chiederlo, uno dei nostri clienti ha fatto la medesima cosa, venendo per un aperitivo una mezz’oretta e lui era felicissimo, quindi l’iniziativa, di coinvolgere altri, è nata così”.

Cosa vi lega così tanto ad Abramo?

“Lui – interviene Laura – ha cominciato a frequentarci da quando siamo partiti nel 2014 e decise anche di organizzare delle mostre d’arte nella nostra Spumanteria, anzi fu proprio sua, la prima mostra che ospitammo nel 2016. Abramo era molto attivo, si metteva a dipingere nella nostra distesa e le sue mostre di quadri sono state sicuramente le più apprezzate dai reggiani”.

Qual è l’aneddoto più caro che avete di Abramo?

“Un giorno lo vedo arrivare arrabbiatissimo perché la signora che gli aveva commissionato un dipinto, non aveva gradito il quadro che era una ’Ultima Cena’. Io pensavo proprio in quel periodo di chiedergli un quadro del genere e quando lo vidi, rimasi basita dalla sua bellezza e glielo comprai subito”.

Non resta che portarlo in Spumanteria per nuovi aneddoti!

“Dal Parisetti – conclude Simone – probabilmente Abramo verrà spostato perché non è più autonomo. Quindi abbiamo deciso di fargli godere gli ultimi scampoli del suo amato centro storico”.