ANTONIO LECCI
Cronaca

Annegato nel Po, scatta la raccolta fondi

Diop morto a 18 anni, con gli amici quel giorno per imprudenza era andato oltre i paletti. Gli educatori: "Ora vola dalla tua mamma, lei ti proteggerà"

Annegato nel Po, scatta la raccolta fondi

Annegato nel Po, scatta la raccolta fondi

È stata l’imprudenza a provocare la tragedia, mercoledì nella golena del Po a Guastalla, dove uno studente di 18 anni è annegato dopo essere entrato in acqua, nei pressi delle cave di sabbia di via Baita, insieme ad alcuni amici. Non tutti i ragazzini, infatti, erano rimasti nel tratto di strada asfaltata a giocare con l’acqua. Qualcuno si è avventurato oltre i paletti in metallo che delimitano la carreggiata. Fra loro anche i due ragazzini poi trovatisi in difficoltà, sospinti dalla corrente, in un punto in cui la profondità diventa maggiore. Uno di loro, di 16 anni, si è salvato, ma Mor Talla Diop non ce l’ha fatta. Ora si prepara l’addio al giovane, che frequentava il Cpf, il Centro formazione professionale di Guastalla. Qui i suoi educatori lo ricordano come "un giovane vivace, ma allo stesso tempo dolce e buono". Anche fra il personale del Cfp è stata avviata una raccolta fondi per aiutare la famiglia Diop a coprire le spese per il funerale e per il trasferimento della salma in Senegal, suo Paese d’origine, dove vivono un fratello di 11 anni, due sorelle di 4 e 6 anni, accuditi da una zia, mentre in Italia abitano il padre Ibra, la sua compagna, un fratello ventenne e due gemelli nati meno di due mesi fa. Alla raccolta fondi partecipano anche le famiglie degli amici della vittima, i colleghi di lavoro del padre, altri cittadini colpiti dalla tragedia. Per domattina è fissato un momento di prghiera in suffragio del 18enne a Piacenza, dove un suo zio è punto di riferimento in un centro islamico. Poi, mercoledì dalle 9 alle 10.30, resta aperta la camera ardente in ospedale a Guastalla, dopo sarà esposto il feretro di Mor Talla Diop, per consentire l’ultimo saluto degli amici. A seguire una preghiera e la partenza della salma per Milano e quindi il Senegal. Proprio ieri era previsto l’arrivo della carta d’identità del ragazzo, che a inizio giugno aveva compiuto 18 anni. Ieri sarebbe dovuto recarsi agli uffici comunali, insieme al padre, per ritirare il nuovo documento. Poi avrebbe cercato lavoro per l’estate. Mor Talla Diop studiava al Cfp e sognava di diventare un bravo elettrauto. Struggente il messaggio dei suoi educatori: "Ce ne hai fatte passare tante Mor, lo sai… Ma credevamo in te, nel tuo futuro… Avevamo grandi aspettative per te. E tu credevi in noi… Finalmente qualcuno che ti dà fiducia. Ma la vita aveva altri progetti per te… Quanto successo è difficile da spiegare ai tuoi amici e a tutti quelli che ti hanno vissuto. Ma ci proveremo, perché te lo dobbiamo. E tu promettici che ci darai una mano e che ci farai sentire la tua presenza quando ne avremo bisogno. Adesso vola dalla tua mamma. Lei sì che ti proteggerà".