Reggio Emilia, 12 novembre 2015 - Dovrà comparire a gennaio davanti al Tribunale di Reggio per rispondere del reato di appropriazione indebita con l’aggravante dell’abuso del ruolo di prestatore d’opera e per la continuazione (il reato è stato reiterato tra il gennaio 2009 e l’ottobre 2012) l’«infedele» amministratrice di condomini, Gabriella Ferretti. Il sostituto procuratore Isabella Chiesi, infatti, ha effettuato una citazione diretta a giudizio, per reati che vanno dall’8 gennaio 2009 al 30 ottobre 2012.
Dopo il caso di via Martiri del 1831 (per il quale la donna è già stata condannata in sede civile a risarcire oltre 40mila euro di bollette del teleriscaldamento mai pagate, nonostante i soldi dei residenti fossero stati prelevati) la vicenda ora riguarda una palazzina della zona di viale Umberto I. La denuncia era stata presentata dall’avvocato Annamaria Terenziani (che assiste i residenti) il 22 luglio scorso. Un debito con Iren di oltre 41mila euro, per le spese di teleriscaldamento di una palazzina abitata per lo più da signore anziane. Anche in questa occasione, i condomini avevano appreso dell’ammanco da un sollecito della multiutility, arrivato al nuovo amministratore a metà maggio del 2014. Ma non è tutto.
L'affascinante e loquace amministratrice («sempre elegante e ben vestita», dicono le presunte vittime), difesa dall’avvocato Federico De Belvis, è accusata dalla procura di aver abusato della sua posizione, «per procurarsi ingiusto profitto, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, si appropriava di somme di denaro di cui aveva il possesso», si legge nel capo di imputazione.
In particolare – prosegue il documento – «della somma di denaro complessiva di 41.275 euro versata dai condomini per sostenere le spese condominiali di teleriscaldamento con Iren Spa, risalenti al 28 gennaio 2009». Non solo. La somma sale a «45.369 euro, prelevate con distinte reiterate operazioni dal conto corrente condominiale, anche mediante assegni e bonifici», disposti in favore di sé stessa, di persone non creditrici del condominio, di altre palazzine e perfino di un bar (con assegni per oltre 2mila euro).
«Il palazzo è abitato da molte signore anziane che, con la sola propria pensione, oggi si trovano in grande difficoltà a dover ripianare il debito, per il quale Iren ha stabilito una rateizzazione, ma contenuta nel tempo — spiegava il legale la scorsa estate —. Allo stesso tempo devono far fronte alle bollette attuali». Il condominio che ha presentato querela nei confronti della donna, per la sottrazione di oltre 40mila, assistito dall’avvocato Terenziani – presidente della Confedilizia di Reggio Emilia, associazione che tutela i proprietari di immobili – si costituirà parte civile nel procedimento per ottenere il risarcimento del danno.