BENEDETTA SALSI
Cronaca

Amministratore di condomini chiude, bollette non pagate: aperta inchiesta

Lo studio ’Graziella Castiglioni’ di Scandiano e Rubiera ha cessato l’attività con una lettera prima di Natale. Numerose denunce da parte degli inquilini: "I conti sono svuotati e ci hanno abbassato la corrente"

Amministratore di condominio chiude ma lascia bollette non pagate: via all'inchiesta

Reggio Emilia, 29 gennaio 2024 – Bollette non pagate, conti condominiali svuotati e diversi fornitori (imprese di pulizie e giardinieri, tra gli altri) che non avrebbero mai ricevuto i compensi per le prestazioni eseguite.

Sono le accuse rivolte da numerosi inquilini allo studio di amministrazione di condomini ’Graziella Castiglioni ’ attivo da oltre 25 anni, con sede a Scandiano e un ufficio a Rubiera: accuse formalizzate in diverse denunce che sono state presentate direttamente alla procura della Repubblica di Reggio Emilia, che ora ha aperto un’inchiesta.

Il caso riguarderebbe decine e decine di palazzi della zona ceramiche e della provincia.

A causa del mancato pagamento delle utenze elettriche in alcuni condomini sarebbe già stato applicato un abbassamento di potenza da parte del gestore, con conseguenti problematiche nel funzionamento degli ascensori.

Stando alle ricostruzioni, prima di Natale diversi inquilini avrebbero improvvisamente ricevuto una lettera (datata 19 dicembre) in cui Graziella Castiglioni, amministratore condominiale e rappresentante legale dell’omonimo studio, comunicava improvvisamente che "per ragioni di carattere strettamente personale l’immediata interruzione di tutte le mie prestazioni professionali (...) Sarà mio impegno preciso risolvere le problematiche esistenti".

Da quel momento in poi sarebbero però anche cominciate a emergere numerose incongruenze nei pagamenti delle utenze e dei fornitori dai conto correnti dei condomini, nonostante gli inquilini avessero regolarmente versato le quote di competenza. Tanto che alcuni di questi fornitori sarebbero già passati alle vie legali, dopo aver interrotto le loro prestazioni.

Tra gli immobili coinvolti ce ne sono anche alcuni di proprietà del Comune di Scandiano.

"Stiamo svolgendo accertamenti. Ma di certo ci sono appartamenti comunali in immobili privati amministrati da questo studio – spiega il sindaco di Scandiano, Matteo Nasciuti –. Ora stiamo monitorando con attenzione la vicenda e, nel caso, ci attiveremo per tutelare gli inquilini. Siamo anche disponibili a metterci attorno a un tavolo, per la parte che ci compete, per risolvere le situazioni di maggiore criticità: ad esempio per quanto riguarda gli abbassamenti di potenza elettrica. Anche perché non abbiamo idea della profondità potenziale del danno: è quello su cui stiamo facendo approfondimenti".

E conclude: "Il tema è sicuramente di impatto sociale e faremo la nostra parte: sia come condomini coinvolti sia come tavolo di raccordo, soprattutto dove ci siano situazioni di fragilità".