Alveo del Crostolo. La giunta ad Aipo:: "Lasciate dove sono gli alberi vivi"

Il sindaco Massari e l’assessora Bonvicini hanno chiesto chiarimenti ma per ora l’agenzia interregionale dei fiumi non ha risposto "Non vorremmo che capitasse quello che è successo a Marzaglia...".

Alveo del Crostolo. La giunta ad Aipo:: "Lasciate dove sono gli alberi vivi"

Il sindaco Massari e l’assessora Bonvicini hanno chiesto chiarimenti ma per ora l’agenzia interregionale dei fiumi non ha risposto "Non vorremmo che capitasse quello che è successo a Marzaglia...".

Il Comune di Reggio vuole avere voce in capitolo nei lavori che riguarderanno a breve alcuni corsi d’acqua che attraversano il territorio reggiano, in particolare il Rodano e il Crostolo. E’ questo il senso della lettera che il sindaco Marco Massari e Carlotta Bonvicini, assessora alle Politiche per il clima, hanno scritto nei giorni scorsi ad Aipo, agenzia interregionale per il fiume Po, che si occupa della sicurezza idraulica di tutto il bacino del grande fiume. Lo scopo della missiva è evitare di replicare quanto successo in provincia di Modena, con il diboscamento di un’area enorme a ridosso del Secchia, tra Marzaglia e Rubiera, dove Aipo ha disposto l’eliminazione di circa 40 ettari di bosco, in particolare pioppi e faggi, senza una vera attinenza alle disposizioni di valutazione di impatto ambientale (Via) e valutazione di incidenza ambientale (Vinca). Infatti "abbiamo ritenuto opportuno fare presente che sul nostro territorio chiediamo condivisione nelle scelte che riguardano i corsi dei fiumi", commentano Massari e Bonvicini. "Crediamo infatti che ogni ragionamento migliorativo della situazione idraulica del nostro territorio non possa prescindere da un concetto di tutela dell’ecosistema urbano", spiega poi l’assessore. E "seguendo l’orientamento di geologi ed esperti oggi sappiamo che l’unica pulizia fluviale efficace e utile è la rimozione del legname secco", aggiunge Bonvicini, precisando che "gli alberi ‘vivi’ rappresentano invece una difesa idraulica passiva, in quanto sono in grado di far rallentare la corrente". La lettera, concludono gli amministratori reggiani, "è partita una settimana fa e per ora non abbiamo ricevuto nessuna risposta da Aipo. Continuiamo a vigilare".