Ventaso (Reggio Emilia), 14 marzo 2021 - Tragedia sull’Appennino: due giovani ragazzi durante un’escursione sul crinale appenninico sono precipitati in un canalone ghiacciato tra il Monte Casarola e l’Alpe di Succiso. A dare l’allarme al 118 soccorso sono stati altri escursionisti che si trovavano nella stessa zona.
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Particolarmente difficile l’intervento dei soccorritori a causa delle cattive condizioni meteo, con vento fortissimo che non ha reso possibile l’intervento dell’elisoccorso, solo l’elicottero dei vigili del fuoco di Bologna è riuscito fare un avvicinamento al crinale trasferendo alcuni soccorritori ai piedi della montagna, completamente ricoperta di neve, da dove sono precipitati i due alpinisti. Il tragico incidente in cui hanno perso la vita i due giovani, un 31 enne, Lorenzo Ferrigno, nato a Napoli e residente a Sant’Ilario, e un 28enne, Santiago David Rodriguez Perdomo, di nazionalità honduregna,residente a Formigine in provincia di Modena.
E’ accaduto ieri nella tarda mattinata lungo la piana ai piedi del monte Casarola quando, per causa al vaglio dei Carabinieri delle stazioni di Villa Minozzo e Ramiseto, sono precipitati nel dirupo posto alla fine della piana finendo nei canaloni del Buco del Moro presso Rio Pascolo, zona intermedia tra Casarola e Alpe di Succiso.
Molto complicate le operazioni di recupero a cura dei Vigili del Fuoco, intervenuti con varie squadre specializzate da Castelnovo Monti, Modena e Reggio Emilia, oltre all’elicottero di Bologna. Subito l’intervento delle squadre del Soccorso Alpino di Reggio e di Parma che, con la presenza di un medico, hanno raggiunto con enormi difficoltà attraverso una zona impervia, ghiacciata e rocciosa, la zona dove sono precipitati i due escursionisti per i quali non c’era proprio più nulla da fare, dopo un volo nel canalone di oltre 300 metri.
Solo la constatazione del decesso. I corpi dei due giovani sono stati trovati in fondo al canalone separati l’uno dall’altro. In un primo tempo i tecnici del Soccorso Alpino hanno tentato di raggiungere la zona dell’incidente con l’elicottero, ma non è stato possibile a causa della bufera di vento che imperversava sul crinale. Il recupero delle salme, a seguito dell’autorizzazione rilasciata dal magistrato a mezzo carabinieri, è stato un intervento molto complesso e rischioso anche per i soccorritori, vista la zona impervia e carica di neve gelata.
Dal punto in cui sono precipitate, i soccorritori anche con gli sci, le hanno barellate, portate a spalla lungo il versante di Succiso dove a valle, sono state raggiunte da un trattore che ha provveduto a portarle nei pressi dell’abitato di Succiso Nuovo. Quindi è intervenuto il carro delle pompe funebri Mammi che ha provveduto al trasferimento delle salme dei due giovani escursionisti all’obitorio di Castelnovo Monti, messi a disposizione delle rispettive famiglie. I carabinieri delle stazioni di Villa Minozzo e Ramiseto, coordinati dalla Procura della Repubblica reggiana, stanno svolgendo le indagini per cercare di ricostruire la dinamica del grave incidente accaduto ieri sul Monte Casarola, Appennino reggiano, con la drammatica morte dei due giovani.
Chi erano i due alpinisti morti
Lorenzo Ferrigno e David Santiago Rodriguez Perdomo, i due ragazzi morti sul Casarola ieri mattina, erano amici e soprattutto colleghi. I due, infatti, lavoravano in una azienda di software, It-Emilia. Ferrigno, nella sede di Parma, mentre David in quella reggiana. "Sono determinato, voglio crescere e migliorarmi continuamente" si legge sul sito dell’azienda, sul profilo personale del 31enne originario di Castellammare di Stabia. Anche David Santiago, 28 anni, era un mago dello sviluppo di programmi con il computer, attraverso linguaggi avanzato come potevano essere “Python“ o “R“ (dei linguaggi di programmazione molto in voga tra gli esperti nella costruzione di siti internet e apps), dopo aver consueguito la laurea triennale in informatica all’Università di Modena e Reggio, ed una in Economia a Pisa.