Reggio Emilia, 28 ottobre 2024 – Un’accorata lettera aperta. E una richiesta d’aiuto. Meris Marchetti, un’allevatrice che a Cadelbosco è stata colpita dall’alluvione, ha diffuso un appello, intriso di dolore e dignità, per chiedere una mano tramite una sottoscrizione. Ecco il testo.
Domenica 20 ottobre 2024 la mia vita è cambiata per sempre. Ho sempre affrontato ogni sfida, ogni ostacolo a testa alta, rialzandomi dopo ogni caduta. Ma quel giorno, mi sono trovata inerme ed indifesa di fronte alla furia della Natura: quella che ho curato ed amato per tanti anni, mi si è rivoltata completamente contro, con un impeto feroce e distruttivo. La mia azienda è situata a un centinaio di metri dalla rottura di uno degli argini del Crostolo, e la potenza dell’esondazione ha allagato in pochi minuti tutto il terreno circostante, compreso il mio e ovviamente la mia azienda.
Il primo pensiero? I miei animali. Il retaggio della mia famiglia. Ho visto sfumare una tradizione di sacrifici da sotto gli occhi non potendo oggettivamente fare nulla per fermarlo. Ho quindi reagito istintivamente alla tragedia, cercando di operarmi immediatamente per metterli in salvo per evitare il dramma più totale. Loro che da sempre sono frutto del mio amore, che sono la mia priorità indiscussa ogni istante di ogni giorno dell’anno, dovevano essere salvati ad ogni costo. Un piccolo grande miracolo ci ha regalato il tempo necessario per farlo, ma non posso nascondervi che vivo costantemente con la paura dell’isolamento e dell’impossibilità di reagire all’inevitabile.
Abbiamo lavorato instancabilmente per giorni, giorni in cui non si sentiva nè la fame nè la sete, con i telefoni scarichi senza corrente elettrica e con aiuti esterni che potevano arrivare solo con gommoni di salvataggio. Grazie al sostegno di colleghi, parenti e amici (in particolare Sergio Giuffredi di Campegine) siamo riusciti a spostare parte del bestiame altrove, ma non so come potrò sostenere altri costi presenti e futuri non potendo al momento lavorare a regime come prima.
La natura si sta scontrando con la natura, e io ho davvero bisogno del vostro sostegno, in qualsiasi forma esso sia.
La raccolta fondi: come aiutare
Ho aperto una raccolta fondi per coprire le prime spese imminenti e cercare di mantenere vivo quel sogno che per me è iniziato nel lontano 1994, ma ancora prima con i miei genitori. Qualsiasi supporto sarà davvero gradito, vi ringrazio in anticipo.
Meris Marchetti
Intanto, a fronte dell’evento alluvionale che si è abbattuto nei giorni scorsi, in particolare sul territorio dell’Unione Terra di Mezzo, le tre amministrazioni comunali coinvolte hanno istituito un conto corrente dedicato alla raccolta fondi che saranno destinati ai cittadini colpiti dalla calamità. Coloro che vorranno partecipare a questa operazione di solidarietà, potranno effettuare un bonifico intestato a Unione Terra di Mezzo (IT18-K-05034-66270-000000008401 Causale Alluvione 2024). Anche il Comune di Reggio ha avviato una raccolta fondi: Iban: IT 83 U 02008 12834 000105890704. Causale: ‘Emergenza alluvione 2024’. Intestatario: Comune di Reggio Emilia.