
All’ospedale sette aggressioni in un mese
Sette aggressioni nell’ultimo mese al servizio psichiatrico, reparto di Diagnosi e Cura, dell’ospedale San Sebastiano di Correggio. Un numero molto elevato di casi, alcuni anche con evidenti rischi per l’incolumità delle persone, che sta preoccupando non poco gli operatori – una trentina – dello stesso reparto, alle prese con un fenomeno che non può essere sottovalutato. La denuncia dei sindacati: "Il personale ha paura di andare a lavorare". Nell’ultimo mese si contano ben sette episodi con aggressioni ad opera di pazienti assistiti al Diagnosi e Cura di Correggio. E altrettanti sono stati i casi di infortunio legati a questi fatti. Situazione che preoccupa pure i sindacati della Funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil. "In un caso – dicono i sindacalisti Gaetano Merlino, Alberto Ansaloni ed Emanuele Stavolo – il personale è stato preso in ostaggio da un paziente, che brandiva minaccioso un bastone di ferro. Il giorno dopo un’altra simile situazione, con un tentativo di strangolamento, per fortuna risolto senza tragedie". I sindacati chiedono protocolli tra Azienda sanitaria locale, Comuni e forze dell’ordine: "La direzione dell’Ausl si è dimostrata attenta al tema, ma non basta. Occorre creare strumenti che garantiscano interventi tempestivi quando i professionisti sanitari hanno necessità, con adeguati percorsi formativi, coinvolgendo tutte le istituzioni". Cgil, Cisl e Uil chiedono poi un trasferimento del Diagnosi e Cura da Correggio alla città capoluogo. "Chiediamo il ritorno del servizio a Reggio. E questo perché il Comune capoluogo ha una maggiore presenza di forze dell’ordine, oltre a tutti i servizi aziendali, a partire dalla rete dell’Emergenza-urgenza più vicina e con maggiori risorse rispetto alla realtà correggese". Proprio in tal senso la direzione dell’Azienda Usl si è espressa favorevolmente, impegnandosi coi sindacati a trasferire in città il Diagnosi e Cura, che si trova a Correggio dal 2018. "Ma – precisa Alberto Ansaloni della Cisl – chiediamo di avere non solo impegni generici, ma delle tempistiche ben definite per questa operazione". Un incontro sul tema è previsto entro fine gennaio. I sindacati si rivolgono poi alla politica locale: "Tutti presenti quando ci sono inaugurazioni e tagli del nastro, ma meno presenti quando i nostri professionisti sono in estrema difficoltà. Occorre trovare soluzioni tempestive, dobbiamo anticipare il problema. Non aspettiamo che ci scappi la tragedia o peggio il morto".
Il trasferimento del Diagnosi e Cura a Reggio è un tema già sollevato pure dai sindacati di polizia locale: a Correggio, infatti, l’impegno per trasferimenti ed interventi diventa gravoso, soprattutto tenendo conto di un organico ridotto e di assenza di servizi serali e notturni in modo continuativo.
Antonio Lecci