REDAZIONE REGGIO EMILIA

Allarme agricoltura. Un’azienda su cinque ha chiuso l’attività negli ultimi 13 anni

Il numero delle imprese tra Reggio e provincia è diminuito del 20% . Calano anche i dipendenti e gli addetti: da quasi undicimila a 8.553. Mentre crescono le realtà guidate dagli stranieri: sono un centinaio.

Il numero delle imprese tra Reggio e provincia è diminuito del 20% . Calano anche i dipendenti e gli addetti: da quasi undicimila a 8.553. Mentre crescono le realtà guidate dagli stranieri: sono un centinaio.

Il numero delle imprese tra Reggio e provincia è diminuito del 20% . Calano anche i dipendenti e gli addetti: da quasi undicimila a 8.553. Mentre crescono le realtà guidate dagli stranieri: sono un centinaio.

La scorsa settimana Slow Food aveva lanciato l’allarme: "In 38 anni in Italia sono scomparse quasi due aziende agricole su tre". E ancora: "non si è mai parlato così tanto del cibo eppure non ci sono più contadini, in Italia sono sempre di meno". Secondo i dati della Camera di commercio dell’Emilia, seppur in maniera più moderata la nostra provincia non è immune a questo trend: nel 2011 erano 7.119 le imprese agricole attive a Reggio e da allora sono calate ogni anno, in maniera lieve ma costante. Nel 2014 erano 6.284, nel 2017 6.117, nel 2020 5.840 e lo scorso anno 5.626. A conti fatti nello spazio di 13 anni c’è stata una riduzione di 1.493 unità, cioè di più del 20% del dato iniziale: non sono scomparse due aziende agricole su tre, ma una su cinque sì. Anche il numero dei dipendenti è calato: partendo nuovamente dal 2011 e procedendo a intervalli regolare di tre anni in tre anni, il totale degli addetti di imprese agricole in provincia è passato da 10.845 a 9.473 a 9.094 a 8.605 a 8.553.

Gli impiegati nel settore sono quindi 2.292 in meno rispetto a 13 anni fa (-21%). In questo particolare dato bisogna segnalare però un trend meno regolare, se è vero che tra 2012 e 2013 il totale è passato da 10.500 a 8.124 per poi risalire l’anno seguente a 9.473. Da lì in poi il calo è stato irregolare ma sostanzialmente costante, fino a determinare la perdita di circa un migliaio di dipendenti in un decennio, poco più del 10%. In netta crescita è invece il numero delle imprese agricole straniere a Reggio: nel 2011 erano 46, vale a dire poco più di una su duecento, lo 0,65%; nel 2023 dopo una crescita costante sono arrivate a 98, che in rapporto al totale significa 1,74%, quasi una su cinquanta.

Per quanto riguarda le dimensioni, le statistiche della Camera di commercio confermano che sono aumentate le aziende di fascia media mentre sono calate nettamente quelle piccole: tra il 2011 e il 2023 le aziende con un solo dipendente sono passate da 3.315 a 2.359, 956 unità in meno cioè il 29%. Il dato è ancora più evidente per quelle tra 2 e 5 occupati: tredici anni fa erano 1.716 e l’anno scorso 521 in meno, 1.195, più del 30%.

Le imprese agricole aventi tra 6 e 9 dipendenti sono invece cresciute da 105 a 118 (+12%), così come quelle fra 10 e 19 (da 58 a 82, +42%). Dopo un crollo nel 2013 quando erano diventate solo cinque, le aziende con un numero di addetti compreso tra 20 e 49 sono oggi 23, una in più del 2011 e sostanzialmente stabili. Cresciute di un’unità anche le realtà fra 50 e 99 addetti (oggi 4), è sempre una sola l’azienda con più di 250 dipendenti mentre è scomparsa già dal 2013 l’unica che nel 2011 ne aveva più di 500.

Tommaso Vezzani