STELLA BONFRISCO
Cronaca

Aldrovandi, il primo romanzo è da premio

Il drammaturgo, sceneggiatore e regista reggiano vince a UmbriaLibri col suo ’Il nostro grande niente’.

Emanuele Aldrovandi, 39 anni, è uno sceneggiatore e regista di fama

Emanuele Aldrovandi, 39 anni, è uno sceneggiatore e regista di fama

È il reggiano Emanuele Aldrovandi il vincitore del premio opera prima, settima edizione, intitolato a Severino Cesari, assegnato a UmbriaLibri.

"Sono felice e onorato che ’Il nostro grande niente’ abbia vinto il premio ’Severino Cesari Opera Prima’, un riconoscimento dedicato a un grandissimo personaggio legato al mondo dell’editoria. Felice e onorato, ancora, per essere stato scelto da una giuria composta da importanti esponenti della cultura italiana. Dunque grazie a Grazia e ad Emanuela Turchetti e a tutta la giuria del premio: Simona Vinci, Daria Bignardi, Giovanni Dozzini, Luca Gatti, Antonella Lattanzi, Gabriella Mecucci, Francesca Montesperelli, Giacomo Papi, Michele Rossi. E tanta riconoscenza a Bianca Maria Ragni, che mi ha introdotto non come un romanziere esordiente ma autore teatrale ‘collaudato’: un termine decisamente più adatto rispetto al solito aggettivo ‘giovane’. Tant’è che sono riuscito a fermarmi pochissimo a Umbrialibri, giusto il tempo di ritirare il premio, perdendomi Irvine Welsh. Ma da stasera (ieri, ndr) sono a Torino, al Teatro Stabile Gobetti dove va in scena il mio lavoro "Come diventare ricchi e famosi da un momento all’altro"".

Emanuele Aldrovandi – reggiano, classe 1985 – è un pluripremiato drammaturgo, sceneggiatore e regista (teatrale e cinematografico). "Il nostro grande niente", edito da Einaudi, è appunto la sua prima opera letteraria. Un genere nel quale si è voluto misurare perché: " La storia a cui stavo pensando – ha confidato Emanuele Aldrovandi - si prestava di più al romanzo, rispetto a una scrittura teatrale o cinematografica che comunque richiede il rispetto di dinamiche molto specifiche. Il romanzo mi avrebbe consentito, e lo ha fatto, un respiro diverso. La possibilità di scavare nell’animo dei personaggi, di indugiare in descrizioni".

La storia: a pochi giorni dal matrimonio un ragazzo muore in un incidente stradale. Ma rimane a lui la possibilità di osservare la sua ragazza, che dopo i primi tempi riesce a superare il dolore e inizia a ricostruirsi una nuova vita, con un nuovo uomo. Allora si domanda: come si può continuare ad amare nella consapevolezza che chiunque può essere sostituito? Il mese scorso poi Aldovandi è stato impegnato nelle riprese del film – primo suo lungometraggio - "L’estinzione della razza umana" – che ha prodotto, scritto e diretto - tratto dal suo omonimo lavoro teatrale.