MASSIMO TASSI
Cronaca

Albero e presepe di una volta. Pochi soldi, ma atmosfere magiche

Non esistevano le luminarie, gli addobbi venivano fatti con carte colorate e batuffoli di cotone

Il Natale di una volta di. Vainer Marconi

Il Natale di una volta di. Vainer Marconi

Albero di Natale e presepe, tanto, tanto tempo fa, nel Reggiano. Entriamo in cucina, l’ampia stanza dove prevalentemente si svolgeva la quotidianità. Era riscaldata da un camino o da una stufa, dove scoppiettavano i ceppi di legno. Lì c’era l’albero di Natale. Come alternativa, veniva collocato nell’ingresso. Spesso non era un vero e proprio alberello, ma si trattava di rami di oleandro, di quercia o di biancospino, infissi in un vaso, decorati dai bambini con materiali poveri e naturali (la scena è qui ricostruita dall’illustratore Vainer Marconi). La preparazione era come un rito e creava una certa aspettativa tra i...