DANIELE PETRONE
Cronaca

Alberi abbattuti al Bosco Ospizio. Multe al Conad per i tagli nel 2015. A oggi non risultano ancora pagate

Nove anni fa la Forestale sanzionò di 19mila euro la società per non aver chiesto i permessi autorizzativi. Il Comune non avrebbe inoltrato i verbali al servizio fitosanitario regionale per emettere le ingiunzioni. .

Una recente protesta di ambientalisti e comitati contro il Conad per salvare il bosco urbano di Ospizio

Una recente protesta di ambientalisti e comitati contro il Conad per salvare il bosco urbano di Ospizio

Conad non avrebbe ancora pagato oltre 19mila euro di multe per aver tagliato – nel 2015 – ben 93 alberi senza averne alcuna autorizzazione nell’area del bosco urbano di ’Ospizio’. È il paradosso che a distanza di nove anni emerge nel contesto del discusso piano particolareggiato (con quasi tremila firme dei comitati cittadini e ambientalisti per fermare il progetto senza riuscirci) – con tanto di convenzione firmata un mese fa esatto col Comune di Reggio per i diritti acquisiti della società – che vedrà la costruzione di un nuovo supermercato oltre alla casa della salute Reggio Est, la biblioteca decentrata e la sede del polo sociale e territoriale.

Riavvolgiamo il nastro. Nel 2014 Conad acquista l’area. Il 7 di settembre 2015 inizia il disboscamento propedeutico all’avvio dei lavori di costruzione (che poi slitteranno praticamente di un decennio e probabilmente per il 2025 grazie alla recente sigla dell’accordo esecutivo). Il colosso della grande distribuzione incarica la società Sgrò (che esegue lavori di potatura) per abbattere 12 esemplari di platani e 81 tra tigli, pioppi, gelsi, olmi, aceri, noce americani, libocedri e prunus. Ma tra le 9 e le 10 del mattino, arrivano i militari del corpo forestale di Reggio per un controllo. Esito? "Assenza di preventiva comunicazione al servizio fitosanitario della Regione e al Comune", con tanto di "tentativo di occultarne la visione con del terriccio" recitano i verbali redatti. Da qui scattano le multe: 12mila euro per i platani – per i quali la competenza è del servizio fitosanitario regionale per le prescrizioni alla lotta contro il cancro colorato di questa pianta) – e 7mila euro per gli altri alberi, di cui ha competenza invece il Comune. Contravvenzione elevate alla ditta Sgrò, ma col pagamento dovuto in subordine – come ‘obbligato in solido’ – da Marzio Ferrari, allora presidente e rappresentante legale di Conad Centro Nord (oggi ancora membro del Cd’a), in quanto proprietaria dell’area. Una vicenda nota tant’è che gli allora assessori Mirko Tutino e Alex Pratissolo intervennero pubblicamente per "condannare" senza mezzi termini gli abbattimenti, confermando di "non aver ricevuto le richieste autorizzative". Anche da qui poi iniziò la levata di scudi dei cittadini di Ospizio fino all’escalation di oggi.

Meno noto l’epilogo di queste multe. Perché stando a quanto emerge da alcuni accessi agli atti richiesti dalle opposizioni e dei quali siamo entrati in possesso, "non risultano pagamenti di Conad" al Comune e neppure al consorzio fitosanitario regionale per quanto di sua competenza rispetto ai platani. Ma qui c’è un altro ‘giallo’. Perché il consorzio ha spiegato di "non aver ricevuto nemmeno i verbali" che avrebbe dovuto spedirgli il municipio stesso (che con Conad, ricordiamo, ha in essere una sinergia per il piano particolareggiato) e quindi di non aver potuto "procedere nemmeno alle ingiunzioni di pagamento".