REDAZIONE REGGIO EMILIA

Al Posta il libro filorusso sulla guerra. Gli ucraini: "Anche noi saremo lì"

Sabato la presentazione del volume. Gli organizzatori: "Non cerchiamo contrasti"

Vladimir Putin

Vladimir Putin

Un evento che non ha ancora avuto luogo ma che potrebbe già dividere. Si preannuncia particolarmente partecipata la presentazione del libro ’Le vere cause del conflitto russo-ucraino’, in programma sabato 18 alle 17 all’Hotel Posta - Sala del Capitano, in piazza del Monte.

L’evento, che vedrà gli interventi dell’editore Francesco Toscano e dell’ex ambasciatore Bruno Scapini, ha infatti già sollevato diverse polemiche all’interno della comunità ucraina locale, in particolare per il tema delicato affrontato. Pietro Braglia, uno degli organizzatori, racconta che l’interesse per l’iniziativa è stato molto alto: "Ci vorrebbero due Hotel Posta per contenere tutte le richieste di prenotazione che ci sono arrivate. Non sappiamo più dove mettere le persone a sedere, abbiamo esaurito i 110 posti a disposizione con una velocità che nemmeno noi ci aspettavamo".

Ma Braglia ci tiene anche a sottolineare l’intento dell’evento: "La presentazione del libro è un pretesto per poi sviluppare meglio il tema del conflitto, senza sfociare nel fanatismo per la parte russa ma provando a guardare la guerra con una luce differente".

La discussione, su un tema così sentito dall’opinione pubblica, mira a offrire spunti di riflessione: "È un’occasione per dare un’altra chiave di lettura, che poi si può condividere o meno, anche perché il dibattito è apertissimo a opinioni divergenti", precisa Braglia.

All’interno dell’organizzazione non manca però una certa apprensione per eventuali tensioni. "Sono preoccupato per i possibili disguidi che si possono verificare. Speriamo non ci siano motivi di contrasto all’ingresso con persone ucraine, che noi rispettiamo", afferma Braglia.

I timori sono alimentati anche dalla circolazione di immagini della locandina dell’evento con simboli di divieto sovrapposti. Tuttavia, secondo Oksana Dral, rappresentante dell’Associazione dei Volontari Ucraini in Italia (Avui, sede in via Turri), la comunità non protesterà il giorno della presentazione. "Da diversi anni lavoriamo per sostenere il nostro popolo in guerra e raccontarne la storia. Sabato non vogliamo creare disguidi all’evento, ma partecipare al dibattito. Addirittura abbiamo inviato diverse richieste per assistere come privati, perché per noi è fondamentale ascoltare come verrà presentato il libro", spiega Dral. "Il rispetto delle opinioni altrui e del paese che ci ospita è prioritario nella nostra comunità. Andremo con mente aperta, perché per aiutare il nostro Paese sappiamo che serve collaborazione".

Elia Biavardi