ALESSANDRA CODELUPPI
Cronaca

Aggredisce un capotreno. Condannato per rapina a due anni e otto mesi

Un senegalese 19enne aveva strappato il tablet dalla giacca del controllore e poi gli aveva sferrato un pugno. Era stato rimesso in libertà da un’ora.

Aggredisce un capotreno. Condannato per rapina a due anni e otto mesi

Aggredisce un capotreno. Condannato per rapina a due anni e otto mesi

Due anni e otto mesi. È la condanna che il tribunale ha deciso per un giovane senegalese, oggi 19enne, accusato di un’aggressione ai danni del capotreno della linea Parma-Suzzara, avvenuta nell’estate scorsa all’altezza di Guastalla. Per l’imputato si trattava della seconda rapina messa a segno nel giro di due giorni, appena un’ora dopo essere stato rimesso in libertà. Dapprima il 19enne era finito in manette per aver strappato la collana d’oro a un passante di 57 anni, a Codisotto di Luzzara, fatto avvenuto il 3 giugno 2023. Lui era poi comparso nella mattinata di lunedì 5 giugno davanti al giudice Giovanni Ghini per la convalida dell’arresto e la direttissima: oltre a disporre il divieto di dimora in provincia di Reggio, il giudice si era raccomandato con lui di comportarsi bene. Tutto inutile, perché il senegalese, appena un’ora dopo essere uscito dal tribunale, nel pomeriggio del 5 giugno, salito sul convoglio che avrebbe dovuto portarlo fuori dal territorio reggiano ha invece sfilato il tablet di servizio dalla giacca del capotreno, un 20enne residente a Bologna, mentre cercava di farlo uscire dalla sala comandi. Nel tentativo di riprendersi il dispositivo elettronico, il senegalese non ha esitato a sferrargli un pugno all’avambraccio. Per il 19enne è stata formulata l’accusa di rapina impropria, aggravata dall’aver agito contro un pubblico ufficiale e su un mezzo di trasporto collettivo. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, lui era salito sprovvisto di biglietto, che avrebbe poi fatto a bordo, pagando la maggiorazione. Ma alla richiesta del capotreno di versare il prezzo rialzato, il 19enne ha reagito inveendo e inseguendolo fino alla sala macchine. Quando il giovane ha preteso la restituzione del denaro, è nato il parapiglia: ha aggredito fisicamente il capotreno e gli ha preso il tablet. Poi, alla fermata di Boretto, ha tentato la fuga, ma è stato fermato dai carabinieri grazie alla descrizione data dal 20enne. Era stato poi sottoposto ai domiciliari: ma in questo luogo lui non è mai arrivato, circostanza segnalata dai carabinieri alla Procura, che ha ottenuto dal gip di aggravare la misura cautelare, applicando il carcere. Per il 19enne, che l’anno scorso risiedeva nel Parmense e ha precedenti, il pm ha chiesto 5 anni di condanna. Il capotreno si è costituito parte civile affidandosi all’avvocato Giuseppe Fortino. Secondo la tesi difensiva, il 19enne era in difficoltà: aveva soltanto 10 euro in tasca che gli erano stati regalati. A suo dire aveva pagato più del dovuto (ma era il sovrapprezzo per chi sale senza biglietto) e aveva reagito con rabbia perché, spesi quei soldi, non gli sarebbe rimasto più nulla per pagarsi il cibo.