REDAZIONE REGGIO EMILIA

Affitti brevi, Zambelli (Rec): "In città prezzi da rapina"

Sul dibattito che si è creato attorno alla banda Robin Hood, che in molte città d’Italia compresa la nostra ha...

Sul dibattito che si è creato attorno alla banda Robin Hood, che in molte città d’Italia compresa la nostra ha...

Sul dibattito che si è creato attorno alla banda Robin Hood, che in molte città d’Italia compresa la nostra ha...

Sul dibattito che si è creato attorno alla banda Robin Hood, che in molte città d’Italia compresa la nostra ha mandato avanti azioni di protesta contro gli affitti brevi, interviene anche Federica Zambelli di Rec (Reggio Emilia in Comune, foto). "Reggio non è Firenze o Roma – considera Zambelli – il flusso turistico nella nostra città non è paragonabile, ma non per questo esente dal fenomeno degli affittacamere e delle locazioni brevi turistiche". Tuttavia, chi vuole lavorare a Reggio e trasferirsi in città trova "solo camere singole con prezzi da rapina". Il ritorno economico sul territorio dell’affitto breve, aspetto sollevato da Annamaria Terenziani (Confedilizia), "non va di certo alle migliaia di famiglie in stress abitativo". "Terenziani – dice Zambelli – punta il dito sul settore pubblico, investendolo di un ruolo che purtroppo non ha più da quando a livello nazionale si è legiferato per dare ai proprietari privati ampie libertà speculative. L’edilizia pubblica deve certamente fare il suo, potenziando e ripristinando l’offerta Erp ed Ers, ma non dimentichiamoci del continuo definanziamento a livello statale degli enti locali in materia di edilizia pubblica". Il risultato, chiosa Zambelli, "è sotto gli occhi di tutti: intere città in cui l’urbanistica si sta definendo secondo i parametri di business delle piattaforme per l’affitto breve".