ALESSANDRA CODELUPPI
Cronaca

Affidi, l’Unione all’oscuro dei pagamenti extra

Sfilano gli amministratori, chiamati a giustificare i costi per il centro ’La Cura’ "Non sapevamo che sarebbero stati onerosi, lo scoprimmo soltanto dopo".

Affidi, l’Unione all’oscuro dei pagamenti extra

Affidi, l’Unione all’oscuro dei pagamenti extra

Hanno sfilato i sindaci della Val d’Enza, in carica o ex, chiamati a testimoniare nel processo sui presunti affidi illeciti di bambini, il cosiddetto ‘caso Bibbiano’, che conta 17 imputati. Gli amministratori hanno risposto alle parti sull’accusa di abuso d’ufficio per l’affidamento dei locali del centro pubblico La Cura alla onlus ‘Hansel & Gretel’ per la psicoterapia ai bambini, e hanno spiegato le scelte fatte allora dall’Unione. L’ex sindaco di Cavriago Paolo Burani (indagato e poi archiviato) ha ricordato di aver sentito parlare di ‘Hansel & Gretel’ da Federica Anghinolfi, ex responsabile dei servizi sociali, "per l’aiuto che ricevevano nel gestire le emergenze sugli abusi ai bambini. Quei professionisti erano stati individuati perché l’Ausl non era in grado di garantire la psicoterapia ai minori: me lo disse Anghinolfi e se ne parlò nella giunta dell’Unione". In riferimento a una delibera dell’Unione datata 6 maggio 2016, il pm Valentina Salvi ha chiesto se fosse al corrente che dentro la Cura si faceva psicoterapia con Claudio Foti e Nadia Bolognini. "Al momento di quella riunione non sapevo che si sarebbe insediato ‘Hansel e Gretel’. Del progetto della Cura sentii parlare col tempoNon ricordo che ci fu detto di servizi di psicoterapia a pagamento: lo capii successivamente". Vi fu un aumento di spesa per l’area minori: "Si sapeva che ci sarebbero state conseguenze sul bilancio. Non c’erano solo i casi di violenza, ma vi era anche un’emergenza a livello sociale: l’assistente sociale di Cavriago da sola gestiva 80 casi. Quando chiedevamo spiegazioni ad Anghinolfi sull’aumento delle spese per i minori, diceva che c’erano gli allontanamenti dei bambini, il problema delle comunità, gli affidi, la psicoterapia... Ci fu anche detto che la Val d’Enza era una realtà territoriale più predisposta". Rispondendo all’avvocato Paolo Colliva, difensore dell’ex sindaco di Montecchio Paolo Colli, Burani ha detto che quest’allarme nacque dalla vicenda di una ragazzina che si prostituì in Val d’Enza. "Ma emersero casi al di là delle difficoltà che ogni assistente evidenziava al proprio sindaco".

Sentito anche Edmondo Grasselli, ex vicesindaco di San Polo. Il pm gli ha rammentato quando dichiarò che approvò la delibera "perché convinto che le prestazioni di ‘Hansel e Gretel’ fossero a titolo gratuito". Lui ha detto: "Non ricordo, ma prendo atto". Sulla scia anche Marcello Moretti, sindaco di Sant’Ilario: "Ci fu prospettato che non ci sarebbero stati costi". L’ex primo cittadino di Campegine Paolo Cervi ha riferito che "a fronte dell’aumento di prese in carico, i servizi segnalarono di andare in questa direzione, e i sindaci presero a cuore la situazione".