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Affidi illeciti Reggio Emilia, chiesto il processo per 24

Sono 155 i testimoni citati dall'accusa e 48 le parti offese nell'inchiesta Angeli e Demoni. Tra gli imputati anche il sindaco di Bibbiano Carletti

Affidi illeciti, chiesto il processo per 24. Foto d'archivio: scarpette bianche a Bibbiano

Reggio Emilia, 23 giugno 2020 - La Procura di Reggio Emilia ha chiesto il rinvio a giudizio per 24 persone nell'ambito dell'inchiesta 'Angeli e Demoni' sugli affidi illeciti in Val d'Enza. Sono 155 i testimoni citati dall'accusa, 48 le parti offese, tra cui l'Unione dei Comuni Val d'Enza, i Comuni di Gattatico e Montecchio, ministero della Giustizia e Regione Emilia Romagna. L'inchiesta è stata seguita dai carabinieri, coordinati dal pm Valentina Salvi. 

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Tra gli imputati ci sono Federica Anghinolfi, ex responsabile dei servizi sociali dell'Unione Val d'Enza, la psicoterapeuta Nadia Bolognini e il marito Claudio Foti della onlus Hansel & Gretel. Presente anche il sindaco di Bibbiano, Andrea Carletti.

I reati contestati nell'indagine sono, a vario titolo, peculato d'uso, abuso d'ufficio, violenza o minaccia a pubblico ufficiale, falsa perizia anche attraverso l'altrui inganno, frode processuale, depistaggio, rivelazioni di segreto in procedimento penale, falso ideologico in atto pubblico, maltrattamenti in famiglia, violenza privata, lesioni dolose gravissime, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

Agli atti, le false relazioni per ingannare i giudici e provocare l'allontanamento dei bambini dalle loro famiglie naturali, minori sottoposti a 'lavaggi del cervello' e convinti di essere anche vittima di abusi sessuali. E anche una chat di gruppo in cui si dimostra che i regali e le lettere dei genitori naturali, consegnati al Servizio sociale della Val d'Enza, non sono mai stati fatti arrivare ai bambini in affido.

Lo scorso gennaio la procura aveva inviato l'avviso di fine indagini a 25 perrsone, quindi per uno degli indagati ora la Procura chiederà, con tutta probabilità, l'archiviazione. Inizialmente erano finiti sott’inchiesta ventisette persone, ma poi c'erano state variazioni: la posizione dell’avvocato Marco Scarpati era già stata archiviata, mentre per il direttore dell’Ausl reggiana Fausto Nicolini, l’addetta stampa Federica Gazzotti e l’ex sindaco di Cavriago Paolo Burani la Procura reggiana aveva già chiesto l’archiviazione.

Nell'avviso di fine indagine di gennaio, quindi, erano rimasti i nomi chiave di quest’inchiesta. Come l’ex responsabile dei servizi sociali Federica Anghinolfi, l’assistente sociale Francesco Monopoli, lo psicoterapeuta del centro di Torino ‘Hansel e Gretel’ Claudio Foti e la moglie Nadia Bolognini, per i quali si ipotizzano a vario titolo relazioni falsate per allontanare i bambini e sedute di dialogo con i minori suggestive.

Cinzia Magnarelli, assistente sociale che ha confessato di aver fatto relazioni sui minori ‘orientate’, patteggerà il 27gennaio la pena. Ma resta indagato, così come l’ex sindaco di Montecchio Paolo Colli e la funzionaria del Comune di Reggio Daniela Scrittore, anche il sindaco di Bibbiano Andrea Carletti, per abuso d’ufficio e falso ideologico, per le vicende dell’affidamento della psicoterapia al personale di ‘Hansel e Gretel’ 'senza procedura pubblica' e per aver indotto l’Unione dei Comuni "ad attestare il falso nel 2016, 2017, 2018 con la voce ‘contributi affidi’", somme relative alla psicoterapia.

Proprio per Carletti la Cassazione aveva depositato sempre in gennaio le motivazioni con cui ha disposto, il 3 dicembre scorso, la liberazione, accogliendo il suo ricorso contro l’ordinanza del Riesame che aveva deciso, in luogo degli iniziali arresti domiciliari, l’obbligo di dimora.