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Adotta una Scuola: al via la nona edizione per l'integrazione degli studenti disabili a Reggio Emilia

Presentato il progetto che coinvolgerà oltre 500 studenti, promuovendo l'inclusività nelle scuole reggiane fino al 2025.

Al via la nona edizione di ‘Adotta una Scuola’, il progetto dedicato agli studenti con disabilità degli istituti scolastici reggiani: ieri la presentazione nella Sala del Consiglio della Provincia alla presenza della vicepresidente, Francesca Bedogni, dell’assessora a Economia urbana e Sport di Reggio, Stefania Bondavalli, insegnanti di sostegno e docenti coinvolti, e i presidenti dei Club Lions di Reggio. Alla collaborazione tra Lions, Comitato Italiano Paralimpico e Centro Sportivo Italiano, si aggiunge quest’anno il contributo dei soci reggiani del Panathlon International.

L’iniziativa, che ha come obiettivo quello di favorire processi di integrazione nelle scuole medie e superiori, coinvolgerà nel corso dell’anno oltre 500 studenti, di cui circa 200 con disabilità, fino a maggio 2025. Dieci gli istituti coinvolti, di quattro diversi comuni del territorio provinciale: Silvio D’Arzo di Montecchio, Piero Gobetti di Scandiano, il Convitto Rinaldo Corso di Correggio e, nel comune di Reggio, gli istituti Enrico Fermi e Albert Einstein, Galvani Iodi, Angelo Motti, Antonio Zanelli, il liceo Gaetano Chierici, oltre al Centro diurno per studenti con disabilità cognitive Casa Gioia.

Nelle attività sono coinvolti a rotazione gli studenti normodotati, al fine di favorire il principio di inclusività attraverso la valorizzazione delle differenze. "Insegnanti qualificati organizzano percorsi speciali di educazione motoria alternativi alle ore di educazione fisica, finalizzati all’autonomia e al benessere dei giovani" spiegano Alessandro Munarini, presidente Csi Reggio, e Ivano Prandi, delegato Coni Reggio. "Le discipline sono diverse e sempre adeguate alle loro esigenze – ha precisato Tristano Redeghieri (Comitato Italiano Paralimpico) –. Il Comitato assegna gli istruttori in base ai bisogni di ogni istituto scolastico".

Il progetto così "risponde a un’esigenza specifica segnalata dagli Istituti scolastici del territorio e offre un aiuto concreto e generoso alle famiglie" sottolineano infine Mariapia Pieracci (Ufficio Scolastico provinciale) e Donatella Martinisi (dirigente istituto Einstein).