
TALADA (Busana)
Se n’è andato, all’età di 90 anni, Giacomo Poletti, scultore autodidatta di Talada, apprezzato per le sue doti artistiche ben oltre il suo amato Appennino. Nato il 5 aprile del 1931 a Casale di Busana, chiamato ‘Casale di Talada’, nel 1956 era emigrato con la moglie Isa e il figlio Mino in Australia, dove erano rimasti per circa sei anni. Poi con la famiglia si era trasferito a Talada, lavorando come dipendente alla cooperativa Caar (ex macello di Busana). Aveva sempre dedicato il suo tempo libero alla sua passione, la scultura, e al "Parco dell’Arte", un giardino che, con il tempo, ha sistemato e trasformato in un vero e proprio museo all’aperto, dove con la moglie accoglieva con gentilezza e ospitalità chiunque fosse interessato all’arte e alla natura. La passione per la scultura era sbocciata intorno ai 40 anni. La sua prima opera era stata una seggiola ricavata da un tronco, come aveva raccontato al Carlino in un’intervista. Aveva imparato tutto da solo, realizzando con grande maestria centinaia di sculture in legno e in pietra, e ottenendo numerosi riconoscimenti di prestigio.
"Anche se era malato a letto - racconta il nipote, Claudio Poletti - diceva alla nonna che avrebbe voluto continuare a scolpire, perché aveva ancora forza nelle mani. Tutti mi stanno dicendo che è un grande artista, come familiari non ci siamo mai resi conto di quanto fosse apprezzato, per me vederlo fare sculture è sempre stato la normalità. Ora che non c’è più mi rendo conto che viene a mancare un bravissimo artista e una brava persona. Ha fatto tanto e ci lascerà in eredità un patrimonio artistico che dovremo cercare di valorizzare, non so né come né quando, per renderlo fruibile a tutti".
Tantissime le manifestazioni di affetto e stima sui social, come quella della scrittrice Normanna Albertini: "Leggo ora che Giacomo Poletti ci ha lasciato. Mi dispiace come se fosse una persona di famiglia. Lui e la moglie Isa curavano il loro meraviglioso giardino e accoglievano tutti con un sorriso, una battuta, un caffè. Adorabili. Scultore autodidatta, bravissimo, non voleva separarsi dalle sue opere e manteneva una umiltà che è tipica delle grandi persone. Buon viaggio, Giacomo".
I funerali avranno luogo domani, alle 14,20, partendo dalla sua abitazione in via Talada 28, verso la chiesa di Talada dove si svolgerà la messa, da lì si proseguirà per il cimitero locale. Il rosario oggi alle 20,30 nella chiesa di Talada.
Giuliana Sciaboni