Reggio perde il maestro Vanni Catellani, uno dei più grandi trombettisti italiani, con un passato scintillante: la sua band – di cui faceva parte anche il fratello Sergio, virtuoso della batteria, scomparso nel 2011 – al Festival di Sanremo del 1968 affiancò, insieme al clarinettista Henghel Gualdi, nientemeno che Louis Armstrong.
Della band di Vanni Catellani facevano parte oltre a Sergio – a lungo batterista di Chet Baker – Marilena Cionfetti (voce femminile), Danilo Sacchi (basso e voce maschile), Moreno Rossi (pianoforte) e, al sax, Gianni Vannicelli, Gianni Torretta e Paolo Passamonte. Erano tempi di musica d’avanguardia, di jazz, di concerti e di frequenti apparizioni Rai con i big della canzone e del varietà.
A dare notizia della scomparsa è stato, ieri sera, l’onorevole Mauro Del Bue. Che di Vanni tratteggia un affettuoso ricordo.
"E’ morto – dice Del Bue – un mio amico più grande. Più grande perché musicista di prima. Perché trombettista di gran fama. Aveva suonato con Louis Armstrong e Chet Baker. Perchè suonava la fisarmonica, il piano e la chitarra e perché aveva imparato a leggere la musica prima dell’alfabeto. Si chiamava Vanni Catellani e i cantanti delle sue orchestre si chiamavano Mingardi e Zanicchi. Aveva scartato Gianni Morandi e Mina. Detestava i Beatles e i complessi dei capelloni che a suo dire negli anni sessanta avevano dato l’estrema unzione alla musica. Amava le grandi orchestra americane e il jazz. Era esagerato in tutto e viveva in modo esagerato. Come quando mangiò 120 cannolicchi dopo aver cenato e si fece ricoverare al pronto soccorso".
Continua Del Bue: "Vanni diresse l’orchestra in musical con Alighiero Noschese, Walter Chiari, le gemelle Kessler, Paolo Villaggio, Alberto Lupo. Attraversò tutte le gamme della musica del dopoguerra. Perdo un amico che riuscii a convertire anche alla musica lirica. Perdo un consulente che sapeva spiegare il regno sterminato delle none bemolle. Suona lassù coi grandi caro Vanni. Noi quaggiù troveremo un modo per ricordarti come meriti".