Addio a ’Volpe’ il partigiano che liberò la Val d’Enza

Il partigiano Volpe, nome di battaglia di Francesco Bertacchini, è deceduto all'età di 98 anni. Nato nel 1926 a Reggio, si unì alla resistenza contro il fascismo a soli 17 anni, combattendo con coraggio e determinazione nella 144° Brigata Garibaldi. Le sue azioni nella lotta antifascista restano un segno indelebile nella storia della resistenza italiana.

Addio a ’Volpe’ il partigiano che liberò la Val d’Enza

Addio a ’Volpe’ il partigiano che liberò la Val d’Enza

È morto il partigiano Volpe all’età di 98 anni. Francesco Bertacchini nasce il 24 giugno 1926 a Reggio. Da giovane apprendista presso un negozio di radio e grammofoni scopre il suo amore per la musica e la sua avversione al fascismo a causa delle restrizioni che un ragazzo subiva nella vita quotidiana. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, a soli 17 anni, assieme all’amico del cuore, sale in montagna a cercare “i ribelli” e ne diventa uno all’interno della 144° Brigata Garibaldi.

Compirà azioni nella zona di Succiso e del Cerreto tentando sabotaggi alle pattuglie tedesche di stanza sulla SS63. Con il nome di battaglia di “Volpe” è operativo all’interno del distaccamento “Antifascista” e “Cervi” e, per una pura casualità, non sarà coinvolto nell’eccidio di Legoreccio del 17 novembre 1944 in cui vengono uccisi tutti i suoi compagni. Ha compiuto diverse azioni nella Val d’Enza e combattimenti fra Bibbiano, Barco e Cavriago.