Giorgio Cimurri conosceva Sandro Crovetti sin da tantissimi anni, un’amicizia profonda nata per le comuni passioni sportive, prima per il tennis poi per il basket. "Per me è davvero un colpo bruttissimo – spiega commosso al Carlino – siamo diventati amici da ragazzini. Proprio di recente ci eravamo incontrati e mi ha detto che voleva celebrare alcuni ricordi tennistici della nostra gioventù: una sfida durante una ‘24 ore’ e il doppio che vincemmo insieme ai Provinciali. Negli ultimi tempi vedevo che soffriva lo stare fuori dal mondo del basket perché ha sempre vissuto in quell’ambiente, nel quale aveva una quantità enorme di contatti e relazioni. È sempre stato un punto di riferimento, anche per il rispetto di cui tuttora godeva. Ha portato con umiltà e sensibilità il nome di Reggio nell’olimpo del basket nazionale. Quando ricopriva ruoli dirigenziali amava indubbiamente vestire la fascia di capitano, perché sapeva cogliere i dettagli e guardare oltre, ma non faceva pesare queste sue indubbie competenze. A livello personale – conclude Cimurri – ricordo con particolare emozioni il giorno in cui venne intitolata a mio fratello Chiarino la piazza al Circolo Tennis, era visibile la sua profonda commozione. Mi dispiace solo che dalla Reggio sportiva non ha avuto quello che avrebbe meritato".
Ieri sera Crovetti avrebbe dovuto partecipare alla annuale cena di Natale del Panathlon, occasione in cui il noto circolo avrebbe attribuito un prestigioso premio all’olimpionico di sci, Giuliano Razzoli. L’evento è stato annullato, e quanto già preparato per il convivio donato alla Caritas. In seno alla sezione reggiana del club Crovetti, negli ultimi anni, si era dato molto da fare, come ricorda il presidente Enrico Prandi, che con il manager scomparso, aveva lavorato anche nel mondo del basket: "Dopo avere concluso, alla Virtus Bologna, la sua carriera nella pallacanestro – ricorda – anche nel Panathlon per anni ha collaborato con voglia e impegno, stando con lui mi sembrava di essere tornato agli anni ’80, quando da presidente della Lega di serie B-C-D lo avevo chiamato per darle maggiore impulso nella comunicazione. Per questo poi lo volli anche nella Lega di serie A. Nella professione era preciso, attento fino allo scrupolo ai dettagli: nell’ambiente girava il motto: convegni di Crovetti, convegni perfetti. Era un personaggio fuori dall’ordinario, che metteva entusiasmo in tutto quello che faceva. Purtroppo – aggiunge Prandi – negli ultimi tempi l’avevo visto più distaccato, meno interessato, rinunciatario. Cosa che per lui non era usuale. Probabilmente sentiva il peso di tante tensioni e disagi".
Si unisce al cordoglio anche il sindaco di Reggio, Marco Massari: "Ci stringiamo ai familiari in questo momento di dolore profondo, ricordando un uomo che ha dato la vita per lo sport, intimamente legato alla sua città anche negli anni vissuti lontano da Reggio. Lo sport reggiano perde un punto di riferimento importante ma l’intera città sentirà la sua mancanza".
Gabriele Gallo