Addio a don Amedeo Cantarelli: "Era molto vicino agli ammalati"

Aveva 82 anni e aveva ricoperto tantissimi incarichi: da vicerettore del seminario di Marola a parroco di Puianello, dove è rimasto per 19 anni. Stasera il rosario, domattina i funerali.

Addio a don Amedeo Cantarelli: "Era molto vicino agli ammalati"

Don Amedeo Cantarelli è morto in ospedale all’età di 82 anni

Addio a don Amedeo Cantarelli, ex parroco di Puianello e Cervarezza. Aveva 82 anni e si è spento in ospedale a Reggio dove era stato ricoverato sabato: i medici avevano diagnosticato una leucemia acuta.

Lascia i fratelli Guido e Margherita e i nipoti Daniela, Luca ed Enrico. La salma sarà esposta da oggi alle 16 nella chiesa del Sacro Cuore a Baragalla dove stasera alle 19.30 sarà recitato il rosario.

La messa, presieduta dal vescovo Giacomo Morandi, si terrà domani alle 11.15 nella chiesa di Puianello. Don Amedeo era nato a Canali e aveva ricevuto l’ordinazione presbiterale l’11 giugno 1967 in cattedrale. Da prete novello iniziò il suo servizio nella parrocchia di Santa Teresa a Reggio come vicario. Dal 1971 al 1974 è stato vice rettore del seminario di Marola. Nel 1974 è stato nominato vice direttore dell’ufficio diocesano vocazioni e poi vice rettore del seminario di Reggio. Nel 1986 fu nominato parroco di Cervarezza e Frassinedolo e a partire dal 1987 di Talada. Dal 2000 al 2019 è stato parroco di Puianello (frazione di Quattro Castella) dove è ricordato per la sua bontà, cordialità, disponibilità. Don Massimiliano Giovannini, attuale parroco di Puianello, esprime "grande riconoscenza nei confronti di don Amedeo per il suo aiuto dal 2020 da quando opero a Puianello e soprattutto per il suo bene alla comunità di Puianello, la vicinanza ai giovani, anziani, ammalati e famiglie senza mai fare differenze tra le persone e ponendosi come pastore buono". Don Cantarelli dal 2019 era in servizio come collaboratore nell’unità pastorale Laudato si’ formata dalle parrocchie del Sacro Cuore, San Giuseppe, Immacolata, Coviolo e Preziosissimo Sangue a Reggio. Don Pier Luigi Ghirelli, suo compagno di ordinazione, ricorda che don Amedeo "cercava la compagnia delle persone. Visitava le famiglie e si interessava di tutti. Il canto era una sua passione. Amava cantare in chiesa, ma anche i canti popolari e spesso si univa ai cori in occasione delle feste".

Matteo Barca