ALESSANDRA CODELUPPI
Cronaca

Accusati di lottizzazione abusiva. Due nomadi finiscono a processo

A Pratofontana avrebbero realizzato, senza permessi, un’area di sosta per giostre e roulotte. Il Comune emanò un’ordinanza di sospensione lavori nell’aprile 2022, ma loro andarono avanti.

Il giudice Francesca Piergallini ha rinviato il dibattimento a ottobre per sentire i testimoni

Il giudice Francesca Piergallini ha rinviato il dibattimento a ottobre per sentire i testimoni

Due uomini, un 35enne e un 32enne, entrambi nomadi, devono rispondere a processo davanti al giudice Francesca Piergallini di una lottizzazione abusiva realizzata in un terreno agricolo a Pratofontana: le presunte violazioni relative al testo unico dell’edilizia riguardano un appezzamento in via Luigi Spagni 3. La vicenda contestata, di cui si occupa il pubblico ministero Francesco Rivabella Francia, si è sviluppata nell’arco di più anni. Davanti al giudice Francesca Piergallini, nei giorni scorsi si è tenuta un’udienza di smistamento, con rinvio in ottobre per sentire i testimoni del pm e della difesa. Il 35enne è difeso dall’avvocato Enrico Della Capanna (sostituito dall’avvocato Annalisa Miglioli); il 32enne è assistito dall’avvocato Vania Ferrari. I due hanno un legame familiare: il 35enne è il fratello della compagna dell’altro imputato. Secondo la ricostruzione investigativa, il più vecchio, proprietario della terra ed esecutore materiale delle opere, avrebbe realizzato in assenza di titolo abilitativo alcune modifiche: escavazioni di terra, riempimenti di ghiaia per creare un’area di sosta per giostre e roulotte, deposito di materiali idoneo a essere qualificato come intervento di nuova costruzione.

Questo primo fatto fu al centro di un primo accertamento datato 21 dicembre 2020, nel corso di uno dei sopralluoghi fatti dalla polizia locale e dai funzionari comunali. I due imputati, il 35enne come proprietario e il 32enne come esecutore, devono rispondere in concorso di aver violato le prescrizioni degli strumenti urbanistici del Comune: fatto accertati il 4 novembre 2021 e il 28 aprile 2022. In particolare il 35enne proprietario e il 32enne come acquirente, avrebbero realizzato diverse opere "con chiaro intento edificatorio", ricorrendo anche al frazionamento e alla vendita in lotti.

Si contestano il tombamento parziale posizionando tubi di cemento per creare un accesso carraio su cui sono stati collocati due moduli amovibili (tipo ‘Pasini’) con rete oscurante. E poi la posa di una recinzione del perimetro con pali in legno e rete metallica oscurata, con rimozione di piante e alberi, al cui interno sono state realizzate due piazzole rettangolari di dimensioni diverse per creare uno spazio per la sosta delle macchine. Infine il posizionamento di un’unità abitativa prefabbricata, una roulotte e un camper messi all’estremità di viottoli ben delimitati e fatti con materiale stabilizzato.

Al 35enne si contesta anche di non aver rispettato l’ordinanza di sospensione dei lavori emessa dallo sportello Edilizia e controlli del Comune, che gli fu notificato il 10 gennaio 2022: nonostante fosse stato disposto lo stop, il 28 aprile 2022 si constatò che casetta prefabbricata, roulotte e camper furono installati. Al 32enne fu recapitata la medesima ordinanza il 28 aprile 2022, ma il mese dopo si accertò che sarebbe stato lui a installare roulotte e camper. Durante le indagini il 35enne è stato nominato custode dei beni e tuttora vive lì con la famiglia.

Alessandra Codeluppi