DANIELE PETRONE
Cronaca

Accoltellato sotto i portici. Giovane grave, due ricercati. Esplode la guerra tra bande

Pomeriggio di follia in viale IV Novembre, la lite per un telefonino o un monopattino conteso. Clima di tensione incandescente, il fratello della vittima inveisce. Ora si teme la vendetta. .

Accoltellato sotto i portici. Giovane grave, due ricercati. Esplode la guerra tra bande

Accoltellato sotto i portici. Giovane grave, due ricercati. Esplode la guerra tra bande

Un giovane accoltellato e un clima da guerriglia all’imbrunire di un rovente martedì in zona stazione. La violenza esplode poco prima delle 19 sotto i portici di viale IV Novembre, all’altezza del civico 12. Forse per un presunto furto di telefonino o chi dice per un monopattino conteso, due uomini – nordafricani secondo alcuni testimoni – colpiscono con due fendenti un 26enne ghanese, poi fuggono lasciando a terra le lame che saranno sequestrate dai carabinieri intervenuti subito sul posto. Una donna soccorre la vittima che giace in un lago di sangue ai piedi di un albero e chiama l’ambulanza. Il giovane verrà portato d’urgenza all’ospedale Santa Maria Nuova dov’è ricoverato. Ma non risulta essere in pericolo di vita. Mentre si scatena la caccia agli aggressori che ancora non sono stati individuati, arriva il fratello dell’accoltellato sul luogo dell’agguato. E con lui attorno una ventina di connazionali a spalleggiarlo. Gridano e puntano il dito dall’altra parte della strada contro un gruppo di magrebini radunati sotto il bar Marconi, accusandoli, approfittando dell’assenza delle forze dell’ordine. La tensione è altissima. Da un momento all’altra si ha l’impressione che possa scattare una rissa tra ‘bande’. C’è chi delira, complice anche i visibili effetti di alcool e droga. E chi comincia a lanciare transenne e sedie in mezzo alla strada, bloccando il traffico e due autobus. Nel momento in cui sta per accendersi una miccia pericolosa, arriva una pattuglia della polizia municipale, due Volanti della questura e una gazzella dei carabinieri. Ma l’agitazione del fratello non si placa. "Ci sono le telecamere, guardatele – grida – Se non trovate chi ha picchiato mio fratello qui succede qualcosa...". Un altro parente alza la voce: "Tutti i giorni i nordafricani qui fanno casino, qui si gioca ad ammazzare i neri...". E quando il nervosismo sembra placarsi, arriva un ragazzino nordafricano a provocare i ghanesi. Uno di questi reagisce e gli mette le mani al collo. Le forze dell’ordine intervengono e scongiurano il peggio. Sopraggiunge a sirene spiegate un’altra Volante della questura con la dirigente Angela Cutillo. Altre due partono a gran velocità verso via Turri dove abiterebbe uno degli aggressori, zona verso la quale si erano diretti alcuni ghanesi. Ora si teme una rappresaglia di vendetta, perciò per la notte la questura ha intensificato passaggi e presidio.