ALESSANDRA CODELUPPI
Cronaca

Tenta di uccidere la ex, il trauma della famiglia: “Fatto inimmaginabile”. Lei: “Sono sotto choc”

Il fermato, un 41enne, non si rassegnava alla fine della storia con la 45enne. È in carcere, l’accusa è tentato omicidio. In un video l’orrore della violenza. La vittima, ricoverata all’ospedale Santa Maria Nuova, è fuori pericolo

Alcuni frame del video dell’aggressione, con l’uomo poi fermato da un camionista

Alcuni frame del video dell’aggressione, con l’uomo poi fermato da un camionista

Reggio Emilia, 4 dicembre 2024 – “Lei lo aveva lasciato per validi motivi. Si erano separati da tempo, ma lui non lo accettava”.

Da San Matteo delle Chiaviche, frazione di Viadana (Mantova), sfogano dolore, rabbia e sconcerto i parenti stretti della 45enne accoltellata lunedì per strada – non divulghiamo le generalità dei protagonisti della vicenda per tutelarne l’identità –, a Guastalla, dall’ex convivente, e ora ricoverata all’ospedale di Reggio. Accennano al movente che avrebbe armato l’uomo: “Un gesto che non ci aspettavamo”, ci dice il fratello. I familiari hanno visto al Santa Maria la figlia, che lavora a Guastalla, nella sera di lunedì, dove lei si trova ricoverata nel reparto di Chirurgia vascolare: “È fuori pericolo”. Le hanno parlato: “Ci ha detto di aver vissuto un trauma, uno choc...”. Il presunto aggressore è stato individuato, è un uomo di 41 anni: per lui, fermato dopo un inseguimento di un centinaio di chilometri dai carabinieri, è stata formulata l’ipotesi di reato di tentato omicidio.

Approfondisci:

Giorno di ordinaria follia. Il vicino dell’aggressore della ex: "Tante cene fatte insieme. Con noi un bravo ragazzo"

Giorno di ordinaria follia. Il vicino dell’aggressore della ex: "Tante cene fatte insieme. Con noi un bravo ragazzo"

Stando a quanto emerso dalle prime investigazioni, e che trova riscontro anche nelle parole dette al Carlino dai parenti della donna, il 41enne non si era rassegnato alla fine della loro storia. Ed era riuscito a incontrare la 45enne col pretesto di farsi accompagnare e consigliare negli acquisti. Ma poi il faccia a faccia è degenerato nel sangue. Secondo la ricostruzione dei carabinieri , l’uomo ha dapprima aggredito la donna dentro la sua auto, colpendola con un coltello da cucina alla gola. Nonostante le ferite, la 45enne è uscita dalla macchina, ma l’uomo l’avrebbe raggiunta continuando a infierire su di lei. Uno spezzone di violenza che riporta alla mente la terribile fine subita un anno fa da Giulia Ceccchettin per mano dell’ex fidanzato Filippo Turetta, al quale ieri il tribunale di primo grado ha comminato l’ergastolo.

Se i destini di Giulia e della 45enne sono stati diversi, lo si deve anche al coraggio di un 22enne camionista di Verona, Alen Halilovi: da testimone casuale dell’aggressione non ha esitato a trasformarsi nel salvatore della donna. Il giovane si è avvicinato e ha bloccato il 41enne (residente in provincia di Modena), impedendogli anche di caricare nuovamente la donna ferita in macchina. Non solo: ha pure documentato alcuni momenti dell’aggressione, materiale che sarà vagliato dagli inquirenti.

Il suo slancio di generosità ha colpito anche a livello istituzionale: la parlamentare del Pd Ilenia Malavasi ha proposto di attribuirgli l’onorificenza della Stella al merito della Repubblica. L’uomo, poi identificato nel 41enne, si è allontanato a tutto gas. Gli operatori del 118 hanno soccorso la donna portandola all’ospedale reggiano, dove le sue condizioni non sono apparse gravi. Nel frattempo i carabinieri di Guastalla hanno avviato le ricerche del fuggitivo, segnalando per le ricerche la targa ripresa dal passante ai comandi delle province vicine, in particolare a Modena individuata come direzione di fuga.

Sul luogo dell’aggressione hanno trovato il coltello, gettato via dall’ex e ora sequestrato. Il raccordo investigativo tra i carabinieri di Reggio e quelli di Modena ha permesso, dopo alcune ore, di intercettare la macchina in fuga lungo la statale 12 a Maranello, dov’è iniziato un inseguimento verso Pavullo. Il 41enne è stato tallonato e poi costretto a fermarsi con una manovra a tenaglia a fermarsi nella frazione di Torre Maina, dopo 5 chilometri di allontanamento. L’uomo è apparso con evidenti tracce di sangue sugli abiti e trovate anche dentro la macchina: è stato immobilizzato e portato in caserma.

L’auto, i vestiti e i cellulari trovati nella disponibilità del 41enne sono stati sequestrati. I carabinieri di Guastalla e Sassuolo hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto il 41enne, messo a disposizione della Procura di Modena in attesa della convalida. Poi gli atti saranno trasmessi per competenza territoriale alla Procura reggiana per proseguire gli accertamenti in fase di indagini preliminari. Una vicenda che ha scosso le comunità di provenienza, che attendono anch’esse gli sviluppi processuali.