
Sul posto sono arrivati i carabinieri che hanno trovato in un cassetto l’arma sporca di sangue utilizzata per l’aggressione
Reggio Emilia, 4 marzo 2025 – Ha accoltellato il marito a seguito di una lite ed è stata arrestata per tentato omicidio. Ma l’uomo – 45 anni, fortunatamente decretato fuori pericolo dopo l’iniziale paura che lasciava presupporre a condizioni molto gravi – la ‘difende’: “Non c’è bisogno di portarla in carcere”.
È successo tutto ieri notte, intorno alle 2,30, nel quartiere Crocetta, nell’appartamento di un condominio dove vive la coppia di noti commercianti del centro storico. Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, i coniugi hanno avuto una violenta discussione a causa di alcuni dissidi familiari, quando lei ha impugnato un coltello di 30 centimetri, di cui 18 centimetri di lama. E ha così colpito il marito con diversi fendenti in varie parti del corpo e in particolare all’altezza di un polmone rischiando di ucciderlo.
Sul posto è arrivato il personale del 118 con un’ambulanza e un’automedica trovando l’uomo in un lago di sangue. I medici, capendo si fosse trattata di un’aggressione tra le mura domestiche e non di un incidente – hanno poi chiamato i carabinieri che si sono precipitati in casa. I militari, durante la perquisizione, hanno trovato in un cassetto il coltello e hanno arrestato in flagranza la moglie – 45 anni, L.L. le sue iniziali – con la grave accusa di tentato omicidio. La donna ora si trova a disposizione della procura di Reggio. Nella giornata di oggi dovrebbe presumibilmente comparire in tribunale davanti al giudice per l’udienza di convalida o interrogatorio di garanzia.
Il marito però, interpellato dal Carlino nel pomeriggio, cerca di ridimensionare l’accaduto: “Di mia moglie non ho notizie ora. So che è con i carabinieri e capisco la legge. Ma non c’è bisogno di portarla in carcere...”, dice – chiedendo l’anonimato che abbiamo deciso di mantenere a sua tutela – parlando dal letto dell’Arcispedale Santa Maria Nuova dove si trova ricoverato. “Vorrei che non venisse tutto ingigantito o esagerato – puntualizza – Io sto bene, il polmone è stato solo sfiorato dal coltello per fortuna. Io avrei voluto uscire già oggi (ieri, ndr), ma mi hanno detto che è meglio se trascorro la notte qui. Se tutto va bene, nei prossimi giorni verrò dimesso, forse già domani (oggi, ndr)”.
Sulla violenta lite infine, seppur mantenendo riservatezza, spiega: “Abbiamo avuto una discussione nella quale c’entravano altre persone, eravamo un po’ fomentati e tutto è degenerato. Ma è stata mia moglie stessa a chiamare i soccorsi. Ripeto che non c’è bisogno secondo me di mandarla in carcere”.
L’uomo è titolare di due negozi di abbigliamento all’interno dell’esagono, una delle sue boutique è gestita dalla moglie.