
Daniele Franci, ex direttore artistico del centro teatrale Etoile di Reggio Emilia
Reggio Emilia, 20 marzo 2025 - “Mio figlio mi rivelò che il suo insegnante di teatro aveva abusato di lui. Da allora è sconvolto, non è più lo stesso”. A parlare, nel processo con rito ordinario, è il padre del ragazzo che sporse la prima denuncia verso Daniele Franci, ex direttore artistico del centro teatrale ‘Etoile’ di Reggio Emilia, associazione culturale no profit che promuove laboratori e spettacoli. Le sue parole trapelano dall’udienza tenuta ieri, in cui i giudici hanno accolto la richiesta del pm e di una parte civile di celebrare il dibattimento a porte chiuse. Nella villa del Settecento si sarebbe consumata la maggior parte degli episodi di abusi sessuali contestati al 47enne originario di Correggio, arrestato dai carabinieri nel luglio 2022 e ora a piede libero.
Franci deve rispondere di violenza verso nove allievi tra i 17 e i 22 anni - di cui allora tre minorenni - che si sono costituiti parte civile, mentre altri due hanno deciso di non farlo. La notizia dell’arresto sconvolse molti ambienti: Franci era molto conosciuto e stimato, anche fuori città, per la sua lunga attività artistica svolta coi giovani, pure con il sostegno delle istituzioni pubbliche.
Secondo la ricostruzione del pm, tra il 2016 e il 2021 Franci avrebbe sfruttato il proprio ascendente come guida dell’Etoile per ottenere la fiducia dei giovani allievi, facendo leva sulle loro velleità artistiche e lusingandoli come suoi prediletti, per poi intrattenersi sessualmente con loro
Con un allievo l’imputato avrebbe in un caso anche fatto una pratica estrema: lo strangolamento, sino a farlo quasi svenire. La difesa sostiene che gli episodi vanno inquadrati in una presunta violenza sessuale per induzione. Ieri i legali hanno mostrato al genitore un messaggio che il figlio, concluso il periodo in Etoile, inviò a Franci: “Quest’esperienza rimarrà sempre nel mio cuore”. I carabinieri hanno ripercorso le chat sequestrate. In passato lui ammise di avere avuto rapporti solo con alcuni dei ragazzi al centro dell’inchiesta: sulla base di una chat tra i giovani, dove si scambiavano informazioni prima della denuncia, la difesa sostiene la tesi di un contagio dichiarativo sulla scelta di sporgere querela. Ieri ha battuto anche sui messaggi talvolta dolci, talvolta hard, che i ragazzi gli mandavano anche molto tempo dopo le presunte violenze.
Una psicoterapeuta ieri ha riferito che un ragazzo, vittima di un presunto abuso nel gennaio 2016, le raccontò due mesi dopo che Franci gli accarezzò la schiena. Lo stesso episodio fu da lui spiegato nel giugno 2016 a un amico come uno sfioramento ai genitali nel gennaio 2017 raccontò a un terzo, pure lui sentito ieri, di una situazione ancora più intima. Alcune ragazze che frequentarono Etoile hanno parlato di incontri dei giovani con Franci in camera da letto dopo le prove. E di corsi preparatori di teatro in cui Franci faveva rimanere in mutande, o nudi, i ragazzi per fare esercizi a corpo libero. Una tecnica, quella del ‘Contact’, per la quale la difesa rimarca che “è usuale, fu sempre chiesto il consenso e si svolgeva in sala prove e non in camera da letto”.