C’è già il derby che bussa alle porte. E tra l’altro non sarà un derby qualunque. Sabato sera infatti, in un Benelli che presenterà un colpo d’occhio ad effetto, ovvero più vicino ai quattromila che non ai tremila, Ravenna e Forlì si ritroveranno in campo, certo, per il campanile, ma soprattutto per la classifica. Parlare di punti, posizioni, ritardi e, appunto, di graduatoria, all’undicesima giornata potrebbe essere prematuro o anche solo inutile. Invece, la cura Marchionni e le tre vittorie consecutive hanno cambiato volto e fisionomia alla classifica nel giro di 8 giorni, generando attesa ed entusiasmo. Mercoledì 23 ottobre, il Ravenna di Antonioli pareggiava 1-1 a Cattolica contro l’United Riccione. Con quel risultato, dopo 7 gare, la formazione giallorossa era all’8° posto con 10 punti, a pari merito con l’Imolese, che però doveva recuperare il match col Tuttocuoio (in campo domani, peraltro). La capolista Tau Altopascio viaggiava addirittura a punteggio pieno a +11; la Pistoiese (con una gara in più) a +5; il Forlì a +4. Con 4 allenamenti, 3 sedute di rifinitura e le 3 partite in 8 giorni, Marco Marchionni ha trasformato il Ravenna. Che ora, per meriti propri (3 successi consecutivi con 10 reti all’attivo e una al passivo), e per qualche mezzo scivolone avversario, in un batter d’occhio, è risalito al 3° posto, a -6 dal Tau Altopascio (un punto nelle ultime 2 partite) e a -2 dal Forlì. La cura Marchionni? Niente sciabola, solo fioretto. Anzitutto, le motivazioni e l’autostima. Il tecnico di Monterotondo ha semplicemente fatto capire ad una truppa schiacciata dall’obbligo di vincere, che bisognava avere più coraggio e credere più in se stessi. Poi ha sistemato due cose – non di più – dal punto di vista tattico. Ha trovato un posto sulla mediana per Lordkipanidze e ha spostato Rrapaj (come già aveva intuito Antonioli nella vittoriosa trasferta di Imola) nel ruolo di esterno sinistro, mettendo contemporaneamente ordine a centrocampo sulle competenze di Biagi e Rossetti.
In tutto questo si è reso necessario il sacrificio di D’Orsi, oltre a quello di Nappello, rimasto fuori per squalifica l’ultima gara di Antonioli e le prime 2 di Marchionni. Ora, esaurito il tour de force imposto dal calendario e dai recuperi, il tecnico giallorosso avrà una settimana intera per preparare il gran derby di sabato sera. Derby che, lo scorso 1 settembre, ha avuto un antipasto al 1° turno di Coppa Italia, col Ravenna vittorioso 6-5 ai rigori (1-1 al 90’, con col di Di Renzo su assist, guarda caso, di Lordkipanidze, e pareggio di Saporetti), in un match dominato dagli errori del Forlì sottoporta e dalle parate del portiere ravennate Fresia, capace di neutralizzare i tiri dagli 11 metri di Lupattelli e Visani.
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