Ravenna, un inizio stagione in salita: "Non siamo preoccupati. Serve concretezza"

Il ds Mandorlini dopo il ko con la Pistoiese: "Non meritavamo di perdere. Più che i moduli, in questa categoria conta l’atteggiamento"

Ravenna, un inizio stagione in salita: "Non siamo preoccupati. Serve concretezza"

Nonostante la prestazione, il Ravenna è rientrato da Pistoia a bocca asciutta

"Non siamo preoccupati". Davide Mandorlini è sereno. Dopo il ko di Pistoia, il ds giallorosso ha commentato il primo mese di campionato del Ravenna: "Siamo solo all’inizio della stagione. A Pistoia abbiamo giocato un ottimo 1° tempo. I nostri avversari hanno avuto il predominio per 20-25’ della ripresa, dopodiché abbiamo ripreso a creare situazioni offensive. Ricordo un contropiede di Manuzzi, poi 2-3 calci d’angolo di fila. Anche alla fine siamo andati sulla bandierina diverse volte e poi abbiamo avuto una punizione dal limite. Sono tutte piccole cose che bisogna cercare di sfruttare. In questo frangente, purtroppo, è un dato di fatto che siamo poco incisivi quando riusciamo a creare le occasioni. Verrà il momento che, con meno occasioni, saremo più prolifici. Ma, adesso, dobbiamo essere ancora più convinti e concentrati. In generale creiamo tanto, come dimostrato col Prato e col Tuttocuoio, ma concretizziamo poco. Dovremo essere più bravi ad evitare le reti avversarie e magari ‘trasformare’ le opportunità create".

Il ds giallorosso ha parlato anche del cambio di modulo di mister Antonioli, il quale, a Pistoia, ha rinunciato ad una punta per avanzare Nappello nel ruolo di rifinitore, dietro Lo Bosco: "In questa categoria, i moduli lasciano un po’ il tempo che trovano. È piuttosto l’atteggiamento che si ha in campo a fare la differenza. Ad esempio, col Tuttocuoio, Nappello è stato schierato da mezzala, ma, nella fase di possesso palla, si è ‘alzato’, diventando un trequartista. È dunque una questione di posizione e di atteggiamento più che di numeri. A Pistoia è vero che abbiamo giocato con una punta, ma poi siamo stati pericolosi con le mezzali, come ad esempio con Rossetti; così come coi cross dei ‘quinti’ di centrocampo e le mezzali, che poi si sono inserite. Alla fine, abbiamo avuto 3-4 occasioni, che però non siamo stati capaci di capitalizzare". E ora, dalla Pistoiese al Sasso Marconi, da affrontare, peraltro, senza Di Renzo: "Con la Pistoiese – ha aggiunto Mandorlini – non meritavamo di perdere, così come col Prato, match nel quale abbiamo creato tantissimo. La Pistoiese ha vinto concretizzando una delle 4 occasioni avute, costruite peraltro un po’ per caso, senza una manovra. È chiaro che, anche col Sasso Marconi, domenica prossima, potremo concedere una ripartenza. In certi frangenti bisogna saper soffrire, e prepararci alle difficoltà. L’ho imparato sulla mia pelle, perché, a Ravenna, ho giocato, facendo fatica a vincere sia l’Eccellenza, sia la serie D. Ogni avversario che viene al Benelli, sappiamo che darà il 200%. Tra l’altro, il Sasso Marconi sta attraversando un buon momento, essendo reduce dal successo 2-1 sul Prato, maturato con 2 gol segnati in inferiorità numerica".

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